Sorpresi con gli «attrezzi del mestiere» due nomadi arrestati e condannati

Sorpresi con cacciavite e piede di porco vicino alla porta d’ingresso di un palazzo di via Torino da una pattuglia delle Volanti della Questura, due giovani residenti in un campo nomadi del Milanese hanno invano cercato scampo nella fuga, ma sono stati bloccati e arrestati con l’accusa di tentato furto in abitazione. Dopo essere stati fermati, i due nomadi hanno detto di essere minorenni, ma la bugia è durata poco: il tempo di eseguire esami radiografici ai Riuniti di Bergamo per scoprire che si trattava invece di maggiorenni, il primo di 18 e il secondo di 19 anni. Processati in direttissima ieri mattina, difesi entrambi d’ufficio dall’avvocato Mauro Moretti, hanno ammesso l’addebito: «Avevamo intenzione di entrare in quella casa per rubare. Siamo senza soldi. Non abbiamo scassinato nulla però». Il giudice Valeria de Risi ha convalidato gli arresti e disposto il carcere per i due nomadi che, con il rito abbreviato, sono stati condannati a quattro mesi di reclusione e 200 euro di multa ciascuno.

(31/05/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA