Sosta in Città Alta, via il limite di due ore

Sosta in Città Alta, via il limite di due oreL’assessore: tempo ampliato per rispondere ai problemi degli studenti

Viabilità e sosta in Città Alta. Questi gli argomenti affrontati durante l’ultima seduta del Consiglio della 3ª Circoscrizione, che per l’occasione ha ospitato l’assessore alla Viabilità Enrico Piccinelli, accompagnato dal dirigente Dario Tadè. Un intervento, quello dell’assessore, a vasto raggio sui problemi di viabilità e sosta nel centro storico: regolamentazione della sosta e dei permessi, sistemi per impedire l’accesso alle auto, «piano» dei parcheggi da realizzare.

LE NOVITÀ Riguardano i cosiddetti «attraversamenti impropri», espressione utilizzata per indicare chi si serve delle strade dei Colli come scorciatoie per evitare il traffico del centro o delle strade provinciali dell’hinterland. Su questo fronte è in arrivo un giro di vite: «Si tratta di un problema annoso - ha detto Piccinelli -, ho chiesto al sindaco di studiare modalità per regolare l’accesso facendo passare solo i residenti nelle ore di punta. I punti di chiusura saranno più di uno e quindi sarà necessario un coordinamento con la polizia municipale, in ogni caso la regolamentazione partirà in via sperimentale».

Anche per i numerosi gruppi di turisti organizzati sono allo studio modalità alternative per raggiungere Città Alta: «Il parcheggio del Monterosso, che adesso è gestito dall’Atb - ha dichiarato l’assessore - potrebbe diventare una postazione importante da cui far partire un servizio di bus navetta».

Anche il rilascio dei permessi per accedere al centro storico verrà regolamentato e le linee guida saranno tracciate da una Commissione tecnica composta da tre rappresentanti della Circoscrizione (sono stati designati dal parlamentino il presidente Stefano Ghiroldi, Federico Lazzaroni della Lega e Mariangela Acerboni dell’associazione Città Alta e Colli) e tre del Comune; eventualmente, potrà essere allargata a commercianti e rappresentanti di associazioni.

LA SOSTA A questo proposito, l’assessore ha confermato l’intenzione di regolamentare la sosta tramite l’estensione dei posti a pagamento: «Gli spazi per il parcheggio libero resteranno molto pochi, e in questo modo aumenteranno i posti per i residenti - ha aggiunto Piccinelli - per andare incontro ad alcuni problemi che ci sono stati segnalati, in particolare dagli studenti, il tempo di sosta consentito verrà ampliato oltre le due ore».

Città Alta chiusa al traffico significa anche la realizzazione di nuovi parcheggi dove lasciare i veicoli: «Per il parcheggio interno alle Mura da 450 posti i lavori partiranno all’inizio dell’anno prossimo - ha affermato l’assessore - mentre i due parcheggi esterni sono stati inseriti nel Piano delle opere pubbliche».

Critiche e perplessità su quanto illustrato dall’assessore sono state espresse dai consiglieri Acerboni, Ginami (Rifondazione) e Roberto Amaddeo (lista Vivere Città Alta). Dai commercianti, invece, arriva un invito al dialogo: «Chiediamo di essere presenti nella realizzazione della progettualità riguardante Città Alta - questo il commento di Gigi Parma, presidente della Comunità delle botteghe -. Crediamo nella collaborazione per raggiungere una soluzione nell’interesse di tutti».

AMBULATORI Nella seduta del parlamentino si è parlato anche dei ritardi nella messa a norma del locale in via Borgo Canale 1 che dovrà ospitare il nuovo ambulatorio per la zona di Borgo Canale e dei Colli: «I fondi (15 mila euro, ndr) ci sono - ha detto Piccinelli -, resta soltanto da risolvere un problema di permessi dell’Asl e da far partire i lavori al più presto». Il Consiglio, accogliendo la richiesta avanzata da una delegazione di residenti presenti alla seduta, ha deciso di chiedere un incontro di chiarimento con l’assessore ai Lavori pubblici Marcello Puppi e con il dirigente Mazza.

Per quanto riguarda l’ambulatorio ricavato all’interno del centro sociale di Fontana, il parlamentino ha approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere Domenico Ambrosini (Ppi) nel quale si chiede di proseguire la sospensione delle attività del Centro in attesa di direttive dell’Asl.

(01/10/2003)

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