Sostanze tossiche in una bambola
Il Ministero della Salute la ritira

Il pericolo viene dai giochi contraffatti e non certificati, nei quali sono presenti grandi quantità di ftalati, un tipo di sostanze tossiche che possono avere effetti devastanti nei bimbi.

A lanciare l’allarme il nostro Ministero della Salute, in ambito europeo, che ha ritirato dal commercio la Bambolina con accessori «Adorn Article» della Jiaruifeng Toys Factory, importata da una ditta italiana, una delle bambole più vendute in Italia, ma fabbricata in Cina. La bambolina è commercializzata da un grossista in provincia di Milano e le analisi eseguite dal Laboratorio Uooml di Desio hanno documentato presenza di Dehp ftalato di bis (2-etilesile) al 37,3%.

Il rischio sanitario consiste in possibili danni al sistema riproduttivo causati dalla presenza di di-ftalato (2-etilesil) (Dehp) contenuto nel materiale plastico del giocattolo. Questo ftalato può nuocere alla salute dei bambini, causando possibili danni al sistema riproduttivo. «Gli ftalati sono sostanze tossiche per organi riproduttivi, soggette a restrizione europea. Il loro utilizzo non è consentito a concentrazioni superiori allo 0,1%, né nei giocattoli né negli articoli destinati all’infanzia. Il motivo della restrizione è dovuto al pericolo di esposizione che può derivare dal masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che contengono ftalati, distruttori del sistema endocrino umano» si legge on line. La presenza di ftalati nei giocattoli e il conseguente ritiro dal commercio in vari Paesi europei viene segnalato sistematicamente nel sistema Rapex a partire dal 2005. Secondo gli ultimi rapporti del ministero della Sanità si tratta prevalentemente di articoli di origine cinese. Dal 2008 una media di più di 110 notifiche l’anno riguarda questa categoria di prodotti pericolosi, per la presenza degli ftalati oltre al limite consentito. Nel 2015 hanno rappresentato il 37% delle notifiche totali relative ai giocattoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA