Stadio, deroga in vista

Tempi ristretti, ma considerate le riunioni già fissate per la prossima settimana (l’ultima addirittura sabato 27 agosto, giorno d’inizio del campionato di serie B), sembra ormai scontato che lo stadio di Bergamo avrà la sua tanto sospirata deroga.Per mercoledì 24 agosto è stata fissata la riunione della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e all’ordine del giorno c’è la presentazione dei progetti di adeguamento dell’impianto di viale Giulio Cesare, e stessa cosa è prevista anche per sabato 27 agosto, quando in Prefettura si riunirà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ma come cambierà lo stadio Comunale in base alle nuove norme in materia di sicurezza? Per prima cosa dovrà essere realizzato un nuovo settore ospiti, più grande dell’attuale, e lo si farà - come ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Carlo Fornoni - utilizzando parte della Curva Sud. Altro nodo da sciogliere quello delle cosiddette zone di prefiltraggio dei tifosi: «Saranno realizzate in corrispondenza degli accessi alle due curve - precisa Fornoni - mentre su viale Giulio Cesare non c’è lo spazio».E qui, ovviamente, nasce un problema anche se il Comune ha prospettato una soluzione già attuata in qualche circostanza, vale a dire il temporaneo blocco del traffico sul viale, in concomitanza con le partite. Per quanto riguarda la questione di una nuova biglietteria al di fuori dello stadio, che risolverebbe il problema della vendita prima della gara, si ipotizza che si possa realizzare lungo viale Giulio Cesare, oppure al parcheggio del Monterosso. Questa soluzione eviterebbe il blocco della vendita dei biglietti allo stadio in occasione della partita, cosa che penalizzerebbe i tifosi, costretti ad acquistare i tagliandi in prevendita pagandoli di più. Considerate le due riunione programmate per la settimana entrante, i lavori allo stadio potrebbero prendere il via il 29 agosto, con interventi mirati ogni 15 giorni, vale a dire tra una partita e l’altra dell’Atalanta, giusto il tempo per restare nei sei mesi dell’eventuale proroga di legge.

(20/08/2005)

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