Solo 23 illeciti amministrativi su 771 controlli effettuati dalla polizia provinciale in occasione della prima apertura della stagione di pesca. Nel corso delle operazioni di verifica sono stati eseguiti, precisa un comunicato, sette sequestri di fauna ittica e quattro sequestri di attrezzature. Gli appassionati di pesca, nella sola Bergamasca, sono circa 20 mila: per verificare che tutto si svolgesse regolarmente sono scese in campo fin dall’alba 15 pattuglie della polizia provinciale. In azione anche alcune guardie volontarie dell’ente e della Associazione pescatori della provincia di Bergamo, con la quale è stata organizzata una collaborazione operativa.
Le temperature fredde hanno fatto registrare un moderato afflusso di pescatori durante le primissime ore della giornata: poi però la situazione nel corso della mattinata si è vista una buona presenza, con picchi sul fiume Oglio e sul Brembo. Discreta anche la presenza nell’Alta Valle Seriana e Brembana e sul lago di Endine.
Il pescato è stato più che buono su tutto il territorio, con una forte concentrazione nei campi fissi di gara oggetto delle semine ittiche effettuate dalla Provincia nei giorni di giovedì e venerdì. Buone quantità anche nelle rogge e sui navigli, individuati come zone a pesca facilitata (naviglio di Calcio e Fontanella, roggia Alchina di Mozzanica, roggia Rino a Fornovo S. Giovanni).
L’unica novità di quest’anno del calendario di pesca è la riduzione da due a uno del numero dei temoli catturabili da ciascun pescatore nell’arco della giornata a partire dal 30 aprile, data di apertura di questa forma di pesca.
«L’operato della polizia provinciale - ha commentato l’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Luigi Pisoni - è fondamentale per la tutela dei nostri ambienti acquatici: in particolare gli interventi basati su un ripopolamento di fauna quasi totalmente autoctona e i controlli effettuati per lo svolgimento della pesca nel rispetto delle norme consentono la pratica di un’attività di alto livello».
(24/02/2008)
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