Stop al «Tram veloce»: l’impresa ha finito i soldi

La coop costruttori della Lega delle Cooperative fa sapere che non c’è più un centesimo, e manda a casa gli operai scesi in sciopero per reclamare salari e arretrati. Si preannunciano tempi duri, e lunghi per il nuovo treno delle Valli

Secondo gli amministratori sarebbe dovuto essere un tram veloce. Invece, ancora più veloce - a chiudere i battenti - si è rivelata l’impresa di costruzioni che avrebbe dovuto realizzare l’opera. Oggi pomeriggio i responsabili della società, una coop della Lega delle Cooperative, ha fatto sapere ai 20 operai del cantiere aperto dietro il cimitero, che sono liberi di tornare a casa. L’azienda non ha più un centesimo. Degli operai rimandati a casa, 5 provengono dalla Sardegna, 5 dalla Sicilia e altrettanti dalla Calabria.

E’ stata la loro iniziativa - bloccare il cantiere e scendere in sciopero - ad accelerare i tempi di una soluzione ormai inevitabile. Del resto, il tira e molla con gli operai andava avanti da un pezzo, tanto è vero che i salati sono arrivati a singhiozzo da febbraio ad oggi, e i dipendenti vantano arretrati da riscuotere. In una lettera resa nota nel pomeriggio, la cooperativa costruttori annuncia esplicitamente la cassa integrazione. Adesso si attendono sviluppi, ma è quasi certo che il tram delle Valli è destinato a rimanere veloce sulla carta. Da bollo.

(30/05/2003)

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