Strozza, tetto in fiamme: senza casa sei persone

E un incendio ha gravemente danneggiato, nella serata di ieri, l’appartamento di una famiglia di Cabrozzo, frazione di Strozza. I quattro residenti dell’appartamento in cui sono divampate le fiamme e i due coniugi che abitano nell’appartamento sottostante sono stati evacuati e hanno dovuto passare la notte in casa di parenti e amici. Tutto è cominciato verso le 18 di ieri. Il capofamiglia, Marco Boffetti, 35 anni, muratore, era da poco rientrato dal lavoro. Appena si è seduto a tavola con la moglie Mary, 34 anni, e i due figlioletti di 5 e 7 anni, il trentacinquenne si è accorto che c’era del fumo. «Sono corso sul terrazzo, poi sono salito sul tetto – racconta Marco Boffetti –: lì ho visto che in un angolo, quello vicino alla canna fumaria, c’erano delle fiamme. Allora ho fatto allontanare mia moglie e i figli e ho chiamato il 115. Nel frattempo ho recuperato una canna dell’acqua e ho cominciato a spegnere così, come potevo, fino all’arrivo dei pompieri».
La casa, costruita negli Anni Sessanta, è stata recentemente ristrutturata: è stato realizzato un nuovo piano (quello dove abita la famiglia Boffetti) e rifatto il tetto. «Nel nuovo appartamento siamo entrati da poco, intorno a Natale – continua Marco –: prima abitavamo al piano sottostante dove ora si trovano i miei suoceri». «Tutta una vita di lavoro se n’è andata in fumo in così poco tempo – racconta ancora –: ho visto cucina e salotto, elettrodomestici compresi, completamente avvolti dalle fiamme». Nonostante l’intervento di squadre di pompieri da Zogno e da Bergamo, tutto l’appartamento della famiglia Boffetti ha riportato seri danni.
Ieri sera buona parte della comunità di Cabrozzo, circa 300 persone, ha assistito ai soccorsi. C’era anche il sindaco Ruggero Persico. Molti erano amareggiati per l’impossibilità di accesso da parte dei mezzi di soccorso: la casa, che si trova in via Cabrozzo 28, è situata in una contrada con strade strette e sottopassaggi a volte difficili anche per il transito delle sole auto.
I pompieri hanno raggiunto la casa realizzando dei «serpentoni» di idranti che hanno attraversato il caseggiato lungo un percorso pedonale di circa 200 metri. Nonostante un incessante e abbondante uso di acqua hanno dovuto lavorare a lungo prima di domare l’incendio e sono rimasti sul posto fino a tarda sera.
Dopo aver utilizzato le riserve dell’acquedotto della frazione, i pompieri hanno anche dovuto impiegare l’autobotte per andare a rifornirsi nel capoluogo. Sul posto, per gli accertamenti del caso, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Almenno San Salvatore.(12/02/2008)

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