Studente di Calcio arrestato nel Bresciano Spacciava droga davanti a una discoteca

Di giorno faceva lo studente universitario, la sera lo spacciatore. Un giovane di Calcio, 26 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Cologne, nel Bresciano, con l’accusa, appunto, di detenzione finalizzata allo spaccio e spaccio di droga. È accaduto la scorsa notte, verso le 2, a Coccaglio.

Lo studente è stato sorpreso su una «Micra» ferma nel parcheggio di una discoteca: un atteggiamento che ha insospettito i militari, impegnati nelle ultime settimane in controlli anti-droga dopo alcuni malori legati al consumo di cocaina tagliata con atropina.

Quindi hanno tenuto d’occhio il giovane e sono intervenuti quando un ragazzo e una ragazza si sono avvicinati all’auto. Poco dopo c’è stato lo scambio di un piccolo involucro con una banconota. Era stata ceduta hashish.

Sono stati così bloccati lo spacciatore e i due acquirenti, una ragazza di sedici anni e un ragazzo di diciassette, entrambi di Lumezzane che verranno segnalati alla Prefettura per consumo di droga.

La perquisizione all’interno dell’auto e addosso al giovane bergamasco ha portato al ritrovamento di altra droga. All’interno di una valigetta da trucco i carabinieri di Cologne hanno trovato, infatti, due grammi di cocaina, un pezzetto di hashish e 28 capsule contenenti droga sintetica che dovrà essere analizzata. Potrebbe trattarsi di allucinogeno.

Frattanto, come confermato dai carabinieri di Chiari, non si sono registrati negli ultimi giorni nuovi malori legati al consumo di cocaina tagliata con atropina, alcaloide usato per aumentarne il peso. Una ventina, finora, i casi sospetti, e una decina quelli accertati dalle analisi di laboratorio. Intossicati e costretti alle cure in ospedale minorenni, ma anche quarantenni che abitano in paesi al confine con al bergamasca dove, un mese fa si sono registrati i primi malori, con problemi respiratori, svenimenti, tachicardia. Non bisogna comunque dimenticare che la cocaina tagliata con atropina ha fatto anche una vittima,.

Le indagini hanno portato alla cattura di due spacciatori marocchini domiciliati a San Pancrazio di Palazzolo. Due pedine minori del grande scacchiere che coinvolge tutto il nord Italia.

Il sospetto in chi indaga e che nella zona di Palazzolo, Capriolo, Coccaglio e paesi vicini sia giunto una parte di quella cocaina all’atropina che aveva già provocato malori nella vicina Bergamasca. Ora i carabinieri cercano di giungere al deposito, a chi ha tagliato la cocaina con la sostanza tossica ricavata dalla «belladonna» al fine di evitare che utilizzi altra atropina o metta sul mercato altra cocaina tagliata.

(06/01/21005)

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