Su L’Eco di Bergamo di oggi due pagine dedicate al 25 Aprile

Ricordi e testimonianzeinedite raccontate da chi ha vissuto quegli anni di sofferenza, tragedie ed eroismi

Con la commemorazione del 25 Aprile tornano vivi i ricordi di chi ha vissuto quegli anni di sofferenza, tragedie ed eroismi. E si rinnovano le testimonianze, come quella di don Giovanni Bonanoni, nel 1943 curato di Villa d’Ogna, che evitò l’arruolamento nella Repubblica Sociale ai giovani dell’oratorio, portandoli nei boschi sopra Valzurio.

A Ranica si ricordano le storie di due amici e omonimi, Franco Cortinovis ed Eugenio Cortinovis, che scelsero i fronti opposti: partigiano il primo, fascista il secondo. Franco, vice comandante della formazione di Giustizia e Libertà, vittima dell’eccidio di Cornalba nel 1944, Eugenio, aviatore, caduto in mare nel 1941. Da ragazzi avevano giocato insieme a calcio nel campetto del loro paese. C’è anche un nuovo libro nel quale Giacomo Mino Bartoli ricorda, senza odio, i tormenti del freddo e della fame per i partigiani in montagna.

(24/04/03)

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