Tagli ai piccoli Comuni, a rischio servizi essenziali

La speranza passa per un emendamento presentato dalla maggioranza che aumenta le quote da trasferire ai Comuni e che prevede un aumento complessivo di 180 milioni di euro

Sarà un Natale senza luminarie pubbliche in alcuni piccoli Comuni della Bergamasca. E forse, dall’inizio dell’anno prossimo, anche i lampioni stradali funzioneranno a mezzo servizio, lasciando i paesi al buio per buona parte della notte.

Questo a meno che, nella Finanziaria ormai alle tappe conclusive, il Parlamento non aumenti i soldi che saranno trasferiti nel 2004 agli enti locali. I tagli previsti sono consistenti: per qualche Comune toccherebbero anche il 40%, costringendo a ridurre, a volte, servizi essenziali, compresa l’illuminazione pubblica.

La speranza passa per un emendamento presentato dalla maggioranza che aumenta le quote da trasferire ai Comuni e che prevede un aumento complessivo di 180 milioni di euro da destinarsi alle spese correnti: la metà sarebbe destinata ai Comuni i cui trasferimenti sono sotto la media nazionale, quindi a 230 dei 244 Comuni bergamaschi.

È prevista anche un ulteriore quota di 50 milioni di euro, destinata a investimenti per le opere pubbliche, da suddividersi tra tutti i Comuni con popolazione inferiore ai 3000 abitanti. Si apre quindi uno spiraglio, soprattutto per le realtà più piccole, ma i soldi che arriveranno saranno comunque meno rispetto agli altri anni e non basteranno per esempio, a coprire i rinnovi dei contratti al personale.

(04/12/2003)

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