Taleggio, un’eccellenza di 4 milioni di forme

Genuino, morbido, versatile, dal gusto evidente e particolare. Sono questi i punti di forza del Taleggio, formaggio dalla produzione annua di 4 milioni e 400 mila forme da 2 chilogrammi l’una. Il dato emerge da uno studio effettuato dal Consorzio di tutela che punta così a far crescere ulteriormente la conoscenza e la vendita di questa DOP (Denominazione d’Origine Protetta). Il Taleggio, protagonista di un incontro a Palazzo Giureconsulti di Milano, alla presenza, fra gli altri, di Luca Ferrazzi, assessore regionale all’Agricoltura, e Lorenzo Sangiovanni, presidente del Consorzio di Tutela, è un formaggio di origini antichissime. Documenti risalenti al 1200 fanno infatti riferimento al suo commercio e a suoi scambi fin da quegli anni.Zona d’origine è la Val Taleggio, in provincia di Bergamo. Nel tempo, con la crescita dei consumi, la produzione si è progressivamente estesa alla pianura Padana, dove oggi operano molti caseifici. Aree di produzione e di stagionatura sono la Lombardia (nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano e Pavia), il Piemonte (Novara) e il Veneto (Treviso). Il Taleggio - ha ricordato Luca Ferrazzi, assessore regionale all’Agricoltura - è uno dei formaggi italiani le cui caratteristiche peculiari sono tutelate dall’Unione Europea, ed è per questo che l’approvvigionamento del latte, la produzione e la stagionatura devono avvenire esclusivamente nella zona indicata dalla legislazione italiana e comunitaria. Il latte impiegato, infatti, deve provenire esclusivamente da stalle ubicate in zona di origine e inserite nel sistema di controllo della società di certificazione.

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