Tangenziale Est, il parere degli industriali bergamaschi

Come primo tema ne hanno scelto uno tosto: «Infrastrutture per la mobilità e il traffico». Da qui le associazioni imprenditoriali bergamasche intendono partire per aprire un tavolo di confronto con il Comune e arrivare ad una condivisione delle scelte importanti per lo sviluppo economico e del territorio. Da qui non a caso, dato che «negli ultimi dieci anni il traffico nell’area di Bergamo è aumentato del 20 per cento e di oltre il 40 per cento al casello. Che nelle ore di punta della mattina si muovono sul territorio comunale tra le 135 e le 140 mila persone. Che le autovetture in circolazione sulle strade urbane tra le 7,30 e le 9 sono 50 mila: una fila lunga quasi 300 chilometri ed un parcheggio da 12,5 ettari».Si tratta di undici pagine, condivise da Associazione Artigiani Bergamo, Ascom, Aceb, Apindustria, Confcooperative, Confesercenti, Cna, Unione artigiani, Unione degli industriali, Unione provinciale agricoltori passate ieri nelle mani del sindaco Roberto Bruni. L’occasione per la consegna è stato l’incontro istituzionale tra l’Unione degli Industriali e il primocittadino. Nel malloppo - già pronto prima dello stop al progetto della Tangenziale est - si parla di infrastrutture e trasporto pubblico, senza trascurare temi d’attualità come il «mercoledì verde» e la superstrada, per l’appunto, «da realizzare tempestivamente, anche se prima di decidere sarebbe necessaria una stima dei benefici.

Riguardo alla Tangenziale est, l’intervento è positivo secondo i firmatari del testo, che recita: «Una serie di infrastrutture organizzano il territorio: la Villa d’Almè-Dalmine; l’asse interurbano; la Seriate-Nembro e la Tangenziale est che ha il compito di sgravare la circonvallazione del traffico in attraversamento, di collegare alla rete maggiore la nuova fiera e di completare l’assetto del rondò delle Valli. Secondo le stime dei progettisti dovrebbe dimezzare il traffico sulla circonvallazione e garantire benefici alla penetrazione di Seriate. Le associazioni imprenditoriali ritengono che il progetto debba essere tempestivamente realizzato soprattutto per i suoi effetti positivi sulla mobilità periferica della città e sui mezzi in ingresso da est che sono quelli che, negli ultimi anni, hanno più sofferto». Salvo poi chiosare: «La Tangenziale est è stata oggetto di critiche soprattutto per il suo costo: prima di prendere decisioni sarebbe necessaria anche una stima dei benefici». Dal sostanziale accordo si dissocia invece , com’è noto, l’Appe, L’associazione provinciale della proprietà edilizia, che esprime un parere negativo sulla Tangenziale est. «L’ingente costo di realizzazione - sostiene il presidente Roberto Margiotta - finirebbe per ricadere principalmente sulle spalle dei proprietari di immobili del Comune di Bergamo». L’appe invita quindi la Provincia a far conoscere «il reale stato dei lavori della Seriate-Nembro e del tratto di tangenziale Curno-Ponte S. Pietro-Mapello, nonché ad esprimere un parere sulla Tangenziale est, sulla copertura dei costi e sulla priorità o meno della realizzazione».

Oggi su l’Eco di Bergamo un’ampia intervista al sindaco Bruni che parla dei suoi progetti.

(21/09/2004)

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