Tassa sui condizionatori, una bufala
Costi solo per impianti molto grandi

«La notizia di un’imposta sui condizionatori domestici rientra a pieno titolo nel genere delle leggende metropolitane destinate a suscitare sgomento fra le
famiglie».

Lo spiega Gianluca Benamati, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive. «Oltre che tardiva, dal momento che l’entrata in vigore della normativa risale all’ottobre scorso - spiega Benamati -, la notizia è il frutto di uno strafalcione nell’interpretazione della norma. Il limite dei 12 kw fa sì che a essere interessati ai controlli, e quindi al pagamento del costo necessario a effettuarli, siano impianti di condizionamento molto grandi, relativi ad esempio ad impianti industriali, condomini o gruppi di uffici, e non certo quelli nella disponibilità di una singola famiglia che nella stragrande maggioranza dei casi addirittura può disporre di potenze installate negli appartamenti limitate ai 3 kW».

«Suggeriamo per questo a chi ha deciso di cavalcare tale bufala - perché di questo si tratta - di leggere con più attenzione le norme, per evitare di creare inutili allarmismi nelle persone o, in alternativa, di ricorrere ad argomenti politici di maggiore consistenza, perché ridursi a inventare notizie infondate è il segno che si è veramente toccato il fondo», conclude Gianluca Benamati.

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