Tavernola unita contro il cementificio
«No ai rifiuti come combustibile»

In una sala consigliare affollata, ancora una volta il Consiglio comunale di Tavernola - in questo caso all’unanimità - ha espresso «la propria contrarietà all’utilizzo dei rifiuti come combustibili nell’impianto cementiero.

L’impianto di Tavernola, a norma di legge, ha ripresentato la richiesta alla Provincia di impiegare Cdr e pneumatici triturati in sostituzione parziale del combustibile tradizionale. Superando distinguo e contrapposizioni del passato, la maggioranza di «Insieme per Tavernola» guidata da Filippo Colosio e la minoranza di «Progetto Tavernola» che fa capo a Sabrina Piccin hanno condiviso una delibera in cui si argomentano le ragioni del no: dal «già notevole impatto ambientale per Tavernola e l’intero comprensorio Sebino» del cementificio alla netta contrarietà manifestata dall’81% dei tavernolesi nella consultazione popolare del giugno 2007, per poi rimarcare il fatto che la «presenza di un coinceneritore in una zona centrale del lago è palesemente in contrasto con qualsiasi attività di promozione turistica».

Su tutela della salute e dell’ambiente del lago e dintorni la Giunta ha invitato i sindaci del G16 e di altri cinque Comuni del comprensorio (Vigolo, Credaro, Villongo, Fonteno, Bossico) a schierarsi contro l’impiego di combustibili da rifiuti nel cementificio attraverso l’approvazione di un’apposita delibera. Per scongiurare tale ipotesi, la Giunta ha già avuto contatti con la Provincia, mentre nei prossimi giorni sono in programma incontri con l’assessore all’Ambiente della Regione e con il Prefetto di Bergamo.

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