Taxisti in sciopero oggi e domani per dire «no» agli aumenti

La normativa prevede, per Bergamo, aumenti medi del 25-35 per cento. Un aumento sul quale sono proprio i taxisti a non essere daccordo

La protesta dei taxisti bergamaschi contro i ricari della Regione non si ferma. La categoria è scesa in sciopero: domani, come già oggi, i taxisti non accetteranno clienti dalle 8 alle 19. Questa mattina in corteo sono sfilati a clacson spiegati per le vie del centro città: hanno in questo modo voluto rispondere al «no» della Regione che nel fine settimana aveva respinto l’istanza presentata da Comune e Provincia di Bergamo, istanza con la quale le due amministrazioni locali avevano chiesto di sospendere l’applicazione in terra orobica della nuova legge di disciplina del servizio taxi. La normativa prevede, per Bergamo, aumenti medi del 25-35 per cento. Un aumento sul quale sono proprio i taxisti a non essere daccordo: corriamo - dicono - il rischio di perdere una buona parte dei clienti, che non sono certo quelli di Milano. I taxisti hanno incontrato il sindaco: Veneziani ha confermato l’interessamento del Comune, che chiederà un nuovo incontro con l’assessore regionale Corsaro. Ovviamente - ha confermato Veneziani - il Comune non potrà non applicare una legge regionale. L’obiettivo della Regione è quello di uniformare le tariffe di tutte le aree aeroportuali a quella di Milano: il provvedimento riguarda quindi sia Bergamo che Varese, che ospitano Orio e Malpensa. Sarà difficile anche opporsi allo strapotere dei taxisti milanesi - 4500 contro i 46 di casa nostra - ma i bergamaschi con la protesta di oggi e domani vogliono far sentire fino in fondo il loro dissenso.

Ecco qualche esempio dei nuovi prezzi se passerà la nuova norma. La cosiddetta bandiera (che altro non è che il costo alla partenza) a Bergamo è di 2,58 euro, a Milano di 3. Il festivo è di 1,55, contro i 2,10 di Milano. Il notturno (che a Bergamo non è cumulabile con il festivo) è di 1,55 contro 3,10. Più caro anche il costo chilometrico: 0,62 euro a Bergamo, 0,77 a Milano, dove ci sono pure diverse varianti. La tariffa meneghina è del tipo multipla progressiva - spiegano i tassisti bergamaschi -: per intenderci quando il tassametro raggiunge gli 11,70 euro d’importo, il costo chilometrico passa a 1,16 euro al chilometro. Quando per più di 60 secondi si superano i 50 all’ora, il tassametro scatta automaticamente a un costo di 1,32 euro al chilometro: in sostanza è come se calcolasse un percorso su strada extraurbana, quindi applica l’andata e ritorno: questo non tiene conto del fatto che di notte anche in città si viaggia quasi sempre a più di 50 all’ora.

(27/01/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 28 gennaio 2003

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