Telecamere contro il crimine già installate in 105 comuni

E da Telgate altra novità: il Comune ha chiesto al ministero dell’Interno, di poter sperimetare la carta di identità elettronica. Rapine cresciute dell’80%

Ben 105 comuni in provincia di Bergamo hanno scelto le telecamere per combattere la criminalità. È il dato più interessante emerso questa mattina a Telgate durante il secondo convegno nazionale «Sicurezza e videosorveglianza in Italia». Sono 105 i comuni che hanno già installato o hanno in programma di installare a breve un sistema di videosorveglianza: insomma il 42 per cento dei 250 comuni bergamaschi. Tanti, ma il dato è inferiore alle statistiche regionali: circa 800 i comuni lombardi che hanno progettato sistemi con telecamere, su un totale di 1541 comuni. E le cifre testimoniano un calo della criminalità dove le telecamere ci sono. In provincia gli atti criminosi nel 2001 sono stati 28554: nell’anno successivo gli episodi criminali sono scesi a 25950, con un calo che per la sola città di Bergamo (sorvegliata dalle telecamere già dall’aprile 2002) del 10,6 per cento, tra furti, scippi, rapine. «Un calo già in parte in atto, dovuto non solo alle telecamere - ha sottolineato il prefetto di Bergamo, Giuseppe Cono Federico -: ma bisogna riconoscere che quest’innovazione, nel rispetto della libertà personale di ciascuno, è servita da deterrente contro la malvivenza».

A preoccupare è soprattutto l’escalation delle rapine: secondo stime della Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza, le rapine in provincia di Bergamo sono cresciute dell’80% rispetto al 2001.

E da Telgate arriva un’altra novità: il Comune ha chiesto al ministero dell’Interno, attraverso la Prefettura, di poter sperimetare la carta di identità elettronica con le impronte digitali. Obiettivo anche arrivare presto al voto elettronico: le nuove carte interesseranno il 10 % della popolazione e dovrebbero essere operative per le elezioni amministrative del 2004.

(09//05/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 10 maggio 2003

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