Terno d’Isola: coltellata gazebo della Lega
La vittima: non denuncerò l’aggressore

«Solo adesso, a bocce ferme, mi rendo conto del rischio che ho corso. Ma lo ribadisco: non denuncerò il ragazzo che mi ha colpito». Alberto Quadri, segretario della Lega Nord di Terno d’Isola, parla il giorno dopo essere stato lievemente ferito al braccio sinistro da una coltellata infertagli da un diciassettenne del paese.La vicenda risale a sabato pomeriggio in piazza Sette Martiri, quando il segretario della Lega, con altri militanti, sono stati oggetto di insulti da parte di un minorenne, mentre stavano montando il gazebo per la propaganda sul referendum.«Il ragazzo, che indossava una t-shirt con l’effigie di Che Guevara, ci è passato accanto e, dopo avere letto i manifesti, ha cominciato ad inveire contro di noi. Poi è salito in un appartamento di fronte e, dalla finestra, è andato avanti ad insultarci. Dopo una ventina di minuti l’ho invitato a scendere: volevo parlargli, capire perchè ce l’avesse tanto con noi. Lui mi si è parato davanti, continuando con gli insulti. Allora la discussione è degenerata: io gli ho dato uno spintone, i miei compagni mi hanno subito allontanato. Il ragazzo, invece, ha estratto un coltello e me l’ha puntato all’altezza del viso»Alberto Quadri ha cercato di disarmarlo, ed è rimasto lievemente ferito ad un braccio.Alberto Quadri è amareggiato per l’accaduto: «Roba da poco – commenta riferendosi alla ferita - mi è andata bene. Ma che tutto fosse premeditato lo dimostra il fatto che, benchè io me ne sia andato quasi subito, il ragazzo sia rimasto lì ancora parecchio e che i carabinieri lo abbiano trovato in zona, con il coltello ancora in tasca. Ho poi saputo che, intorno alle 19, si è ripresentato, per fortuna senza aggredire nessuno».Nonostante questo, Quadri conferma che non presenterà denuncia: «Del caso si occupano i carabinieri - conclude - loro faranno il loro dovere. Per quanto mi riguarda, preferirei che la vicenda si concludesse qui».(18/06/2006)

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