Terremoto, il Papa: «Grande dolore»
La Cei apre una colletta nazionale

In seguito al sisma che ha colpito il Centro Italia «devastando intere zone e lasciando morti e feriti non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza alle persone presenti in tutti i luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura».

Così Papa Francesco, dicendosi «fortemente commosso» al sentire che il Paese di Amatrice «non c’è più» e al pensiero che tra i morti ci sono bambini. Il Papa ha rimandato la catechesi del mercoledì per recitare il rosario.

«In conseguenza del sisma che questa mattina ha colpito il centro Italia, la Presidenza della CEI dispone l’immediato stanziamento di un milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali», si legge in una nota. «La Chiesa che è in Italia si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento - prosegue il comunicato della presidenza Cei -. Le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere. A tale scopo, la Presidenza della CEI indice una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26/mo Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite».

Le offerte raccolte dovranno essere inviate “con sollecitudine” a Caritas Italiana, Via Aurelia 796 - 00165 Roma, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o mediante bonifico bancario su Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 specificando nella causale “Colletta terremoto centro Italia”. Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:

- on line (sul sito www.caritas.it)

- Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma - Iban: IT 06 A

03359 01600 100000012474

- Banco Posta, viale Europa 175, Roma - Iban: IT91 P076 0103

2000 0000 0347 013

- UniCredit, via Taranto 49, Roma - Iban: IT 88 U 02008 05206

000011063119.

A poche ore dal violento sisma che ha colpito il Centro Italia, il Club alpino italiano si mobilita per aiutare le aree interessate tra Lazio, Marche e Umbria. Tra le prime azioni concrete, oltre ad una tempestiva presa di contatto con i responsabili delle Regioni interessate, vi è stata l’apertura di un conto corrente per raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto.

Il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti, esprimendo il sincero cordoglio di tutto il Sodalizio per le vittime e la piena solidarietà, che non dovrà essere solo formale, alle popolazioni e ai Soci del CAI colpiti dal terremoto, ha dichiarato: “ancora una volta, a così breve distanza dal tragico sisma che nell’aprile 2009 ha colpito l’Abruzzo, le nostre Regioni dell’Italia centrale sono teatro di un altro drammatico evento naturale. Pur nella convinzione che le popolazioni colpite sapranno reagire con le capacità e la determinazione che le contraddistinguono, il CAI tutto deve sentirsi impegnato in una solidarietà concreta e in una vicinanza, per quanto possibile, anche operativa. Il conto immediatamente aperto vuole essere una prima risposta a favore del territorio e delle vittime”.

Le coordinate bancarie per chiunque volesse contribuire a questo gesto di solidarietà sono:

Conto corrente “IL CAI PER IL SISMA DELL’ITALIA CENTRALE (LAZIO, MARCHE E UMBRIA)”

Banca Popolare di Sondrio – Agenzia Milano 21

IBAN IT06 D056 9601 6200 0001 0373 X15

Il Presidente del CAI Lazio Fabio Desideri, recatosi ad Amatrice (RI), uno dei comuni più colpiti dal sisma, in mattinata ha affermato: “l’ospedale è inagibile, tutti i posti letto sono stati trasferiti fuori. Gli accessi al paese sono bloccati, passano solo i mezzi di soccorso. Al momento le condizioni meteo sono buone e non ostacolano le operazioni, è già stato allestito qualche accampamento per accogliere le persone sfollate”.

Diversi Soci marchigiani del CAI, come ricorda il Presidente del CAI Marche Lorenzo Monelli, si sono già “resi disponibili a recarsi nelle aree teatro del terremoto per dare il proprio aiuto alle operazioni di soccorso”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente del CAI Umbria Paolo Vandone: “ci stiamo coordinando con gli altri Gruppi regionali territorialmente coinvolti per capire insieme cosa serve, dove serve e come poter dare il nostro aiuto nella maniera più efficace possibile”.

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