Testa mozzata: è di Aldo DoneganiIl nipote Gatti sempre in carcere

La conferma ufficiale non c’è, ma la testa mozzata trovata il 22 gennaio in un bosco a Provaglio d’Iseo (Brescia) sarebbe quella del 70enne Aldo Donegani, ucciso con la moglie Luisa De Leo lo scorso agosto a Brescia. L’indiscrezione sarebbe confermata dall’esame del Dna. I due coniugi vennero ritrovati uccisi e fatti a pezzi. Parti dei loro corpi (senza teste) vennero trovate il 17 agosto in un dirupo in alta montagna, al passo del Vivione, nella zona Bergamasca. Lo stesso giorno il nipote Guglielmo Gatti, già interrogato nei giorni precedenti, venne arrestato come presunto responsabile del duplice delitto. L’uomo, in carcere, si proclama innocente. Su di lui gravano forti indizi: oltre a elementi raccolti dai carabinieri e dal Ris, la testimonianza di un ragazzo che riconobbe nel volto di Gatti, intervistato in tv, quello di un uomo visto al passo del Vivione ai primi di agosto. Grazie a questa testimonianza, le ricerche della Forestale e del Soccorso Alpino si indirizzarono in quel luogo, dove vennero trovate parti dei corpi. Oggi si è tenuto in Procura a Brescia un vertice cui erano presenti il procuratore Mario Tarquini, Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato. (04/02/2006)

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