Tira un calcio all’arbitro e si nasconde
Paga il capitano, squalifica di 18 mesi

Un giocatore tira un calcio all’arbitro. Il colpevole non si dichiara, la Federazione squalifica il capitano. Alla fine la squadra viene ritirata dal campionato allievi. E’ successo a Calolzio.

E’ accaduto tutto nel giro di una settimana. Su un campo da calcio alla fine della partita (Ac Victoria-Foppenico, derbydel 2 novembre), la giacchetta nera sedicenne è stata aggredita da un coetaneo. Il direttore di gara è finito in ospedale. Dopo la decisione della giustizia sportiva, ora anche una delle due società coinvolte ha preso delle decisioni forti.

Il giudice sportivo ha infatti squalificato un anno e sei mesi il capitano (incolpevole) del Foppenico. La società ha ritirato una delle due squadre Allievi e sospeso il giocatore-aggressore, la cui famiglia è stata invitata anche a pagare la multa da 350 euro che la società ha subito a causa sua.

Una brutta storia insomma aggravata dal fatto che il capitano del Foppenico è divenuto capro espiatorio pur non avendo alcuna colpa. Si dirà che le regole del calcio sono queste, ma di certo non si può condannare chi non ha commesso nulla. La giustizia sportiva forse ha i mezzi per rivedere il caso e comminare la sanzione all’autore dell’aggressione. La società probabilmente si attiverà in questo senso ed è giusto che abbia già mandato un segnale forte non solo all’aggressore, ma a tutto il piccolo mondo del calcio provinciale. Che tanto piccolo non è.

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