Torna in funzione sulla A4 il super Autoveloxnei tratti Grumello-Seriate e Rovato-Ospitaletto

Torna in funzione da oggi sulla A4, nei tratti tra i caselli di Grumello e Seriate verso Milano (8 chilometri), e tra Rovato e Ospitaletto verso Brescia (4,5 chilometri), il «super Autovelox» denominato Sicve (acronimo di Sistema Informativo di Controllo della Velocità).Presentato a fine dicembre 2005 e entrato in funzione i primi di gennaio in via sperimentale, il super Autovelox era rimasto attivo fino a due settimane fa: è stato acceso 17 volte per complessive 45 ore. Poi era stato spento perchè durante i test si erano evidenziati alcuni problemi tecnici. Ora, sembra che tutto sia stato risolto, e l’implacabile occhio informatico è stato di nuovo rimesso in funzione. A gennaio, nelle due settimane di attività, Sicve aveva fatto una vera e propria strage di automobilisti e camionisti, sorpresi a procedere a tavoletta. Del resto le cifre parlano chiaro: nel periodo di accensione del dispositivo, sono state rilevate 237 violazioni, in media un’infrazione ogni 11 minuti. Le telecamere hanno individuato 60 auto che viaggiavano ad una media anche superiore ai 195 chilometri orari. Addirittura un camionista è stato ripreso mentre procedeva ad una media di 108 chilometri orari. E poi ci si chiede come mai capitano sovente disastrosi incidenti. Secondo i dirigenti della Polizia stradale che seguono il progetto Sicve, l’82% delle infrazioni è commessa nelle ore notturne.Sicve, cos’è e cosa fa - Non è un autovelox, nel senso che non si tratta di un sistema di rilevazione della velocità tradizionale, impiegato per rilevare la velocità di un veicolo su un tratto di strada breve, ma bensì sulla lunga distanza. È considerato uno dei più formidabili strumenti di prevenzione, capace di far scattare la sanzione per chi sgarra. Nel mirino di questo sistema non sono destinate a finire le auto impegnate in semplici accelerazioni, magari dovute ad un sorpasso, ma quelle che si distinguono dalla normale corrente di traffico per le medie elevate. Insomma, chi viaggia sempre a 200 orari è oggettivamente un pericolo pubblico, oltre che un sicuro cliente del sistema operativo di controllo. Se dovesse percorrere tratti di 15-20 chilometri a velocità folli il veicolo verrà prima contrassegnato al passaggio su una coppia di spirali conduttrici annegate sotto l’asfalto, nuovamente segnalato al secondo passaggio e ove il tempo di percorrenza sia inferiore a quello prestabilito, immortalato da telecamere installate sui portali per la messaggistica variabile o sui cavalcavia.In tutte le sezioni di «start» e «stop» per la rilevazione della velocità media vengono annotati momento esatto del passaggio, targa e tipo di veicolo.Sicve non ha bisogno di personale impiegato per il suo funzionamento e sarà sistemato su buona parte della rete autostradale italiana. Secondo Autostrade per l’Italia entro i prossimi tre anni, potrebbero entrarne in funzione almeno 200. Il sistema inaugurerà probabilmente una nuova stagione, sul fronte della sicurezza stradale. Non si potranno più tirare in ballo gli agguati, perché una cosa è correre per un paio di chilometri, altra è seminare il panico su lunghe tratte.I dirigenti della Polstrada assicurano che i dati relativi alle targhe non in violazione vengono immediatamente eliminati. Ma su questo, rimane qualche perplessità.(01/02/2006)

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