Torna la caccianei roccoli bergamaschi

Si riaprono questa mattina i roccoli, dopo il periodo di forzata inattività imposto dalla sospensiva del Tar Lombardia alla deliberazione della Giunta regionale del 5 agosto scorso. L’esecutivo della Regione Lombardia ieri ha approvato un nuovo provvedimento che autorizza le province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova e Varese ad attivare 47 impianti a reti verticali, comunemente noti come roccoli e 2 impianti a reti orizzontali noti anche come prodine.Il Pirellone ha così nuovamente autorizzato il funzionamento dello stesso numero di impianti già previsto nella deliberazione contro la quale era ricorsa la Lac, ottenendo dalla magistratura amministrativa la sospensiva che ha causato un periodo di moratoria dei roccoli di sedici giorni.

Analogo anche il quantitativo di uccelli da catturare, sono 16808, in tutta la Lombardia, i richiami che teoricamente, se catturati, potranno ricostituire, almeno in parte, il magro patrimonio di uccelli da richiamo in possesso dei cacciatori da capanno.

Immediata l’attuazione della Provincia di Bergamo dell’autorizzazione regionale; già da ieri l’Ente di via Tasso ha provveduto ad autorizzare i 19 roccoli bergamaschi che questa mattina hanno così potuto rialzare le reti.

Il loro compito sarà quello di catturare 6934 uccelli così ripartiti: 2663 tordi bottacci, 2996 tordi sasselli, 277 merli, 998 cesene, per soddisfare, almeno in parte la crescente domanda degli otre 4300 cacciatori da appostamento fisso.

"Giustizia è stata fatta" ha fatto sapere Italo Fanton presidente provinciale della Federazione Italiana della caccia "il provvedimento della Regione Lombardia ripristina, almeno in parte, il diritto dei cacciatori capannisti di poter reintegrare il proprio parco richiami. Anche se temo che ormai le aspettative di molti andranno deluse considerato che buona parte del flusso migratorio se ne è andato. Unica nota positiva che emerge in questa intricata vicenda è l’efficienza e la celerità dell’Amministrazione provinciale che ha compreso il grave disagio dei cacciatori bergamaschi e ha provveduto immediatamente a ripristinare l’attività dei roccoli».(22/10/2004)

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