Tornano i parassiti del mais Piralide e diabrotica gli insetti da combattere

È già iniziata la raccolta del granoturco, sotto forma di trinciato, ma sul buon esito dell’annata pende l’incognita dei parassiti. Se infatti si è riusciti a far fronte al problema della siccità che ha reso difficoltosa l’irrigazione del mais, è ancora da debellare il crescente flagello dei parassiti: quest’anno all’ormai abituale problema della «piralide» si è aggiunta la spiacevole novità della «diabrotica». Si tratta di un insetto le cui larve mangiano le radici del mais, già apparso qualche anno fa nelle province di Como e Varese, ma che non è stato contrastato in maniera tale da impedirne la diffusione nelle altre province. Il Consorzio Agrario di Bergamo ha predisposto delle apposite trappole per calcolare l’intensità dell’infestazione, e i risultati hanno dimostrato che il fenomeno è esteso un po’ dovunque. Le uniche misure per far fronte al problema sono di cambiare il tipo di coltura nelle aree riconosciute infestate, anche se non si può abbandonare del tutto la coltivazione del mais, soprattutto nella nostra pianura dove la coltura è così strettamente correlata alla produzione di latte e all’attività zootecnica in genere. Bisognerà quindi troverà nuovi metodi di lotta.

(25/08/2005)

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