Torre Boldone, inaugurata dal Vescovo la nuova «casa famiglia» Villa Mia

Il vescovo di Bergamo, monsignor Roberto Amadei ha benedetto e inaugurato Villa Mia a Torre Boldone, una «casa famiglia» che ospiterà persone con handicap di tipo non grave, ma in condizioni di non autosufficienza e che non hanno una famiglia che si possa prendere cura di loro. Villa Mia sorge nella «villa Celestina», edificio di proprietà della Fondazione di Misericordia Maggiore (Mia) fatto restaurare e affidato all’Associazione mutilati e invalidi civili (Anmic) per ultimare gli interventi di recupero degli interni e trasformarlo in una struttura residenziale per persone disabili. Il Vescovo ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per la nascita di Villa Mia, spiegando che «la civiltà della nostra società non sta nel numero di ricchezze che possiede o di scoperte che riesce a fare, ma nel modo in cui vengono utilizzate. In questo caso si tratta di aiutare alcune persone che sono in difficoltà a esprimere le proprie potenzialità e ricchezze. Uno scopo nobile perché ognuno di noi ha bisogno degli altri per esprimere ciò che ha dentro». 
Nella struttura gli ospiti verranno accolti in un percorso di distacco graduale dal luogo d’origine in modo da non creare passaggi traumatici e abituarli a sentirsi a casa propria, e verranno assistiti in maniera personalizzata a seconda delle esigenze, di tipo sanitario, assistenziale o di entrambi. L’edificio, che si trova in via Fenile all’interno del Parco dei Colli, si sviluppa su tre piani per un totale di 1.500 metri quadrati e dispone di camere da due ospiti ciascuna, di spazi comuni per i pasti e il tempo libero e di un grande parco. Al momento ci sono già quattro persone ospiti a Villa Mia e presto entrerà ne verranno accolte altre,in tutto una dozzina; il personale e i servizi sono gestiti dalla cooperativa sociale Isola onlus, mentre l’Anmic mantiene un ruolo di coordinamento e supervisione. Al recupero dell’edificio, iniziato nel 2005, hanno contribuito anche la Banca popolare di Bergamo e diversi volontari, tra cui gli alpini dei gruppi di Alzano e Torre Boldone e la Protezione civile degli alpini di Bergamo.

(21/04/2007)

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