Cronaca
Martedì 21 Gennaio 2003
Tragedia familiare di Crema: ricoveratoai Riuniti di Bergamo il piccolo Matteo
Il bambino sta lottando tra la vita e la morte con un polmone perforato da un proiettile sparato dal padre, che ha ucciso il figlio più grande e poi si è tolto la vita
È ricoverato agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove sta lottando tra la vita e la morte con un polmone perforato da un proiettile, il piccolo Matteo Doci, 2 anni, vittima della tragedia familiare avvenuta questa mattina a Crema. A sparargli è stato il padre, Marco Doldi, muratore di 28 anni, che, sotto gli occhi della moglie che lo aveva lasciato, ha invece ucciso l’altro dei due figli, Michele di 6 anni. L’uomo si è poi suicidato. All’origine della tragedia, accaduta in una casa di via Battaini Masperi, la disperazione e la follia passionale dell’uomo dopo la separazione dalla moglie. Secondo la ricostruzione fornita in Procura, vittima della follia di Doldi avrebbe potuto essere anche il convivente della sua ex moglie, Gianluca Carnieli di 36 anni. Alle 6 del mattino Doldi ha aspettato che l’uomo scendesse in strada con il cane. È salito sull’auto del convivente e minacciandolo l’ha costretto a dirigersi in aperta campagna. Li i due sono scesi, e tra loro c’é stata una una colluttazione. Doldi ha estratto la pistola e ha sparato un colpo, che non ha raggiunto il rivale. Cardieli si è difeso con una spranga di ferro e ha messo in fuga Doldi. Poi, mentre lo stesso Carnieli avvertiva le forze dell’ordine, Doldi è andato a casa della ex moglie, e tra i due è scoppiata un’accesissima discussione. Quando la donna credeva di essere riuscita a calmarlo, si sono presentati all’ingresso i due bambini, svegliati dalle urla della coppia. A quel punto l’uomo ha perso completamente la testa e ha sparato. Ha ucciso il più grande dei figli, Michele, di 6 anni, e ferito gravemente il secondo, Matteo. L’ultimo colpo, Doldi lo ha sparato contro se stesso, uccidendosi.
(21/01/2002)
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