Treviglio, guerra a chi non paga i servizi di mensa e scuolabus

I debiti contratti dalle famiglie sono di varia entità. Si va da un minimo di 200-300 euro per situazioni episodiche fino a 3.000 - 4.000 euro per i trasgressori più accaniti.

Sono 59 le famiglie trevigliesi che non pagano scuolabus e servizio mensa. A destare la preoccupazione dell’Amministrazione comunale è un dato allarmante: negli ultimi 4 anni il mancato pagamento dei due servizi forniti agli studenti di Treviglio è costato alle tasche del comune qualcosa come 120.000 euro, di cui 65.000 soltanto nell’ultimo anno scolastico. Il fenomeno appare abbastanza generalizzato e diffuso e, ad essere coinvolte, non sono solo famiglie in difficoltà. «Leggendo la lista di quelli che viaggiano e mangiano gratis - ha detto il primo cittadino Giorgio Zordan - mi sono stupito di trovare nuclei familiari insospettabili, che non versano certo in problemi economici». I debiti contratti dalle famiglie sono di varia entità. Si va da un minimo di 200-300 euro per situazioni episodiche fino a 3.000 - 4.000 euro per i trasgressori più accaniti.Dopo che, negli ultimi anni, quasi tutte le lettere scritte per sollecitare i pagamenti non hanno sortito effetto, l’Amministrazione Comunale ha deciso di prendere il toro per le corna, ed adottare la linea dura nei confronti di coloro che, pur avendo i mezzi per farlo, si ostinano a non pagare.

Un provvedimento capillare, che prevede l’analisi di ogni singola situazione e che conta sul valido aiuto dei servizi sociali, in modo da non andare a colpire i nuclei familiari che si trovano in situazioni di difficoltà economica o che si sono sottratti al pagamento per cause di forza maggiore. L’operazione ha preso il via già da un paio di settimane, durante le quali il comune è già riuscito a recuperare circa 20.000 euro, anche se rimane ancora molto il lavoro da fare.

(23/09/2004)

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