Trombosi nei malati di cancro: 300 ricercatori da tutto il mondo, da domani a Bergamo

Si apre domani al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, la Seconda edizione della «International Conference on Thrombosis and Hemostasis Issues in Cancer», un importante convegno sui problemi trombotici ed emorragici a cui possono andare incontro i malati affetti da cancro. I lavori, che proseguiranno fino domenica 21 settembre, saranno aperti dal direttore generale dei Riuniti, Stefano Rossattini, dal presidente della Provincia, Valerio Bettoni e dal sindaco di Bergamo, Cesare Veneziani.

Interverranno più di 300 ricercatori da tutto il mondo per discuttere delle complicanze dei problemi trombotici ed emorragici dei malati di cancro, che per la loro gravità potenzialmente fatale, sono oggetto di intensa ricerca. Già due anni fa si era tenuta a Bergamo la prima edizione di questo congresso, che è organizzato dalla Unità Operativa Ematologia, diretta dal prof. Tiziano Barbui, in collaborazione con l’Università di Washington e il Centro sulla Trombosi di Haifa, in Israele. La segreteria scientifica dell’evento è coordinata dalla dott.ssa Anna Falanga dell’U.O. Ematologia.

Nell’edizione che si apre domani verranno presentati i risultati degli ultimi studi sia clinici, che di laboratorio, alcuni dei quali promettono di rivoluzionare le attuali conoscenze e di indicare le tendenze future, sia per quanto riguarda la ricerca di base, che per quanto riguarda la terapia migliore di tali complicanze. Ciò che emerge dagli ultimi risultati è che nuovi schemi di terapia anticoagulante sono efficaci nel prevenire i fenomeni trombotici associati al tumore, e se da un lato ciò migliora la qualità della vita di questi pazienti, è possibile che questi stessi farmaci abbiano un impatto significativo anche sulla stessa malattia tumorale.

Sempre nell’ambito del convegno verranno illustrati i risultati dello Studio CLOT, che rappresenta un passo avanti molto importante nella cura e prevenzione della trombosi dei malati di cancro, compiuto grazie al lavoro di specialisti di trombosi ed oncologi in uno sforzo congiunto. A questo lavoro hanno preso parte 48 centri medici (e tra questi gli Ospedali Riuniti di Bergamo) di 8 Paesi del mondo. Il lavoro è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica "New England Journal of Medicine" del 10 luglio scorso.

(18/09/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA