Troppi permessi per disabili
«Servono controlli incrociati»

Quando una persona disabile non trova parcheggio nella zona riservata il disagio si moltiplica: cento metri a piedi per un individuo abile significano una camminata di un minuto; per un disabile possono non bastare dieci minuti. E se i metri diventano duecento o trecento il calcolo è facile. Ma non è solo questione di tempo. Allungando il percorso cresce, per esempio, la probabilità di incontrare barriere architettoniche.

«Per i disabili il fatto di potere parcheggiare negli spazi dedicati è strettamente legato al loro stesso diritto di muoversi in città. Purtroppo non di rado capita che i posti riservati a chi è disabile siano occupati in maniera abusiva da automobilisti che se ne infischiano e da altri che esibiscono permessini fasulli. Il numero di permessi di sosta per disabili concessi a Bergamo è decisamente alto: il 3,83 per cento del totale di tutte le auto circolanti in città. Poche altre città in Italia la superano e questo ci sembra francamente strano, meritevole di un'indagine».

Ferruccio Bonetti, vicepresidente provinciale dell'Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) è piuttosto indignato. Continua: «A livello nazionale il problema è già stato sollevato attraverso casi veramente eclatanti, al punto che il Comune di Napoli ha di recente verificato tutte le autorizzazioni e ha ritirato quindicimila dei trentamila pass distribuiti. Molte persone continuavano a utilizzare i pass dei familiari disabili morti. In altri casi si sono trovate fotocopie del permesso distribuite ad amici e parenti. A Bologna nei guai sono finiti un medico e un avvocato. Il legale, sanissimo, era riuscito a ottenere il permesso dal dottore per la sua Ferrari, ma in casa gli hanno trovato altri sedici pass falsi. A Roma parcheggiare negli spazi riservati ai disabili è sempre più difficile: è stato accertato che ben diecimila permessi sono intestati a persone passate a miglior vita. Ma anche a Genova...».

Non è una carrellata edificante. Ma che cosa succede a Bergamo? In effetti i dati pubblicati da Quattroruote se confrontati con quelli della nostra città lasciano piuttosto perplessi. Risulta che a Bergamo i permessi in vigore sono ben 2.726, come dicevamo, il 3,83 per cento delle vetture circolanti. Ad Ancona la percentuale si arresta al 3,13, ad Aosta si scende addirittura all'1,36. Ma anche città del sud stanno al di sotto di Bergamo. Per esempio a Bari i permessi sono 5.035, equivalenti al 2,77 per cento. A Cagliari ancora più in basso: 1,60 per cento. Roma dopo le verifiche è scesa al 2,64 per cento, Potenza è al 2,55, Catanzaro all'1,25, Campobasso al 2,54... Sulle diciotto città considerate, Bergamo è al quarto posto, quasi al livello di Palermo. Viene superata anche da Napoli e Bologna.

Che Bergamo ospiti un numero particolarmente elevato di persone portatrici di handicap? O forse è il gran numero di novantenni a fare salire il numero di permessi? Dice ancora Bonetti: «Pensiamo che si debba fare una verifica, per esempio con indagini incrociate fra polizia locale e dati delle Asl. In questo modo penso che emergerebbero molti "furbetti del permessino". Negli anni scorsi noi dell'Anmic avevamo lanciato uno slogan riguardante l'occupazione abusiva dei parcheggi riservati: "Hai preso il mio posto, prenditi anche il mio handicap". A questo punto ritengo che si debba passare all'azione con controlli e sanzioni. L'Anmic potrebbe anche costituirsi parte civile considerando il danno che viene provocato ogni giorno ai disabili».

Ma sembra che sul fronte della polizia locale di Bergamo si sfondi una porta aperta. Dice il vicecomandante, Virgilio Appiani: «La polizia locale rilascia il permesso sulla base della documentazione del medico Asl che a sua volta lo rilascia su proposta del medico curante; il rinnovo va fatto ogni cinque anni. Ciononostante è vero che gli irregolari non mancano, infatti i nostri ausiliari del traffico ogni settimane "pizzicano" almeno uno di questi: sono falsi, scaduti, appartengono magari a parenti deceduti... Ma noi vigili siamo molto attenti anche perché questi permessi consentono non solo la sosta nei luoghi contrassegnati, ma anche il parcheggio gratuito e illimitato anche nelle zone con parcometro e con il disco orario; inoltre nel caso di permesso per disabili l'auto, anche se parcheggiata davanti a un passo carrabile, non può mai venire rimossa. E, infine, i disabili possono circolare anche nelle zone a traffico limitato. Molti e giusti privilegi. Ma non possiamo permettere che ne godano persone che non ne hanno alcun diritto».

Oscar Salvati è l'addetto all'ufficio mobilità della polizia locale, afferma che nel Comune di Bergamo vengono rilasciati circa cinquecento permessi all'anno. Dice: «Cerchiamo di prestare molta attenzione ai controlli. Facciamo un'opera di verifica mensile per accertare se c'è qualche titolare di permesso che sia deceduto o trasferito. In caso di trasferimento ci mettiamo in contatto con il comune interessato. Inoltre i permessi da qualche tempo sono stampati con un ologramma del Comune di Bergamo, non facilmente falsificabile. Ma è chiaro che nonostante i nostri controlli qualche furbo la fa franca». Non pochi, se la media è di cinque-sei «furbetti» scovati al mese: vuole dire che in un anno si arriva almeno a cinquanta trasgressori, ovvero il dieci per cento dei permessi regolari concessi in un anno.

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