Trovato morto in un fosso E’ giallo a Colognola

Riverso in un fosso nella campagna tra Colognola e Azzano San Paolo, a pochi metri da una chiusa, indosso solo gli slip, e null’altro che potesse almeno farlo identificare. È al momento un giallo, il caso del cadavere dell’uomo dell’apparente età di 50-60 anni, molto robusto e di carnagione chiara, trovato ieri, attorno alle 16,30, dentro un canale d’irrigazione.

A notarlo e a dare l’allarme è stato un contadino di Azzano che aveva appena abbassato la chiusa del fosso, conosciuto come «roggia nuova». Per rimuovere il cadavere si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Bergamo. Il medico ha così potuto effettuare un primo esame esterno: l’uomo presentava alcuni graffi sulla schiena e due profonde ferite lacero-contuse sulla fronte, oltre a diverse ecchimosi – dovute all’accumularsi del sangue dopo il decesso – in gran parte del corpo. Il decesso risalirebbe al massimo a 24 ore prima del momento del ritrovamento. Impossibile, secondo il medico legale, stabilire con precisione la causa della morte con l’esame esterno. Per questo il pm ha disposto l’autopsia, che dovrà stabilire se le due ferite alla fronte sono state fatali e da cosa siano state provocate. Le ipotesi sono diverse. E non è esclusa neppure quella dell’omicidio. Ma l’uomo potrebbe essere finito nel fosso anche lontano dal luogo del ritrovamento, a seguito di un malore o di una caduta accidentale.(26/07/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA