
Sono state messe a segno anche in Bergamasca le truffe immobiliari che hanno portato all’arresto, a Brescia, di sette persone: fra loro anche un calciatore, ritenuto il capo dell’organizzazione. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’organizzazione agiva attraverso società immobiliari, chiuse o avviate al fallimento, presenti anche su siti internet fittizi, utilizzate per conferire una maggiore affidabilità e serietà alle operazioni fraudolente.
I reati contestati sono truffa aggravata, sostituzione di persona, falso in genere e riciclaggio: sarebbero stati messi a segno nelle province di Brescia, Modena, Bergamo e Verona. Venivano, secondo gli inquirenti, tratti in inganno impiegati di uffici pubblici e notai con documenti e titoli di proprietà falsi.
L’organizzazione otteneva così false procure a vendere con le quali raggirava le vittime, che versavano caparre consistenti: la banda riceveva anche più volte soldi da persone diverse per lo stesso immobile.
Sette le ordinanze di custodia cautelare, delle quali cinque in carcere e due agli arresti domiciliari. In totale risultano indagate 15 persone.
(15/03/2008)
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