Uber, ultimo giorno per bloccare la app
Si attende il verdetto sul ricorso

La presidente della sezione specializzata imprese del Tribunale di Milano, Marina Tavassi, si è riservata di decidere sull’istanza di sospensione del blocco della app «Uber-pop» presentata dalla multinazionale statunitense Uber, dopo il provvedimento del giudice Claudio Marangoni che, lo scorso 26 maggio, ha inibito in via cautelare ed urgente a tutte le società del gruppo l’utilizzo del servizio per «concorrenza sleale» nei confronti dei taxi.

Dopo l’udienza del 9 giugno davanti al presidente della sezione, durata circa un’ora, Tavassi si è riservata e la decisione sulla richiesta di sospendere il blocco dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Il 10 giugno, infatti, è l’ultimo giorno utile, stando al provvedimento del giudice Marangoni, per le società del gruppo Uber per bloccare la app ancora attiva, altrimenti scatteranno penali da 20 mila euro al giorno. Prima del termine ultimo, però, potrebbe arrivare la decisione del presidente della sezione sulla richiesta di sospendere il provvedimento del 26 maggio.

Il giudice della sezione specializzata imprese, Marangoni, aveva accolto il ricorso presentato dalle organizzazioni sindacali e di categoria dei tassisti e dei radiotaxi, assistite da un team legale composto dagli avvocati Marco Giustiniani, Nico Moravia, Giovanni Gigliotti e Alessandro Fabbi, che avevano chiesto l’oscuramento di Uber-pop e l’inibitoria del servizio, in quanto la multinazionale avrebbe fatto «concorrenza sleale» riuscendo a praticare tariffe più basse con autisti senza licenza. Tesi accolta dal magistrato.

Il gruppo Uber, poi, ha presentato un reclamo contro la decisione e in attesa dell’ordinanza sul ricorso (l’udienza per la discussione è in programma per le prossime settimane di fronte a un collegio di giudici), ha chiesto la sospensione del blocco. E martedì 9 giugno, alla presenza dei legali di Uber e dei tassisti, si è tenuta l’udienza per discutere sulla richiesta di sospensiva, alla quale è intervenuta anche l’associazione dei consumatori, Altroconsumo, che ha dato il suo appoggio formale al reclamo di Uber. Il provvedimento di Marangoni, intanto, in attesa dalla decisione sull’istanza di sospensione, resta valido con il termine per l’inibitoria della app.

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