La Corte d’assise d’appello di Brescia ha confermato l’ergastolo - togliendo l’aggravante per premeditazione - per Roberto Paribello, il camionista di Verdellino, 34 anni, che il 26 marzo 2002 sequestrò, strozzò e gettò in un canale la 24enne praticante commercialista Paola Mostosi, che abitava a Torre Boldone. La sentenza è stata emessa oggi nel primo pomeriggio, dopo un’ora di camera di consiglio con la formula del rito abbreviato.
Roberto Paribello, tuttora detenuto, era stato condannato in primo grado all’ergastolo dal giudice dell’udienza preliminare nel mese di marzo 2003, che aveva ritenuto l’imputato colpevole di di tutte le accuse: omicidio, sequestro di persona, occultamento di cadavere e furto (il sequestro per averla caricata a forza sul camion e tenuta prigioniera per qualche ora prima di strozzarla, l’occultamento per essersi liberato del corpo la notte successiva al delitto nella speranza di ritardarne il ritrovamento e il furto per aver sottratto alla vittima alcuni effetti personali). Accuse recepite anche in appello dalla Corte d’assise, che ha tolto soltanto l’aggravante della premeditazione.
Paolo Paribello, di origini salernitane trapiantato a Zingonia di Verdellino, sequestrò, uccise e gettò in un canale dell’Enel a Marne di Filago Paola Mostosi per paura che la ragazza lo denunciasse di averla molestata nel corso di una constatazione amichevole seguita a un piccolo incidente stradale in A4 (un sassolino caduto dal camion di lui e finito sulla Lancia Y di lei), tra i caselli di Dalmine e Capriate, in direzione Milano.
(30/04/2003)
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