Un altro cavalcavia crolla nel Cuneese
Distrutta un’auto. «Tragedia sfiorata»

Una rampa di collegamento del viadotto della tangenziale di Fossano, nel Cuneese, è crollata improvvisamente sulla strada sottostante, via Marene. Distrutta un’auto dei carabinieri, che stava effettuando un posto di blocco.

I militari, secondo le prime informazioni, hanno sentito degli scricchiolii e hanno fatto in tempo a mettersi in salvo. In via precauzionale, la polizia locale, con l’ausilio delle altre forze dell’ordine, sta lavorando alla chiusura totale della tangenziale. Sul posto vigili del fuoco e personale comunale stanno cercando di comprendere le cause del collasso della struttura.

«Stavolta è andata bene perché non ci sono vittime. Un altro ponte è crollato, il terzo in soli sei mesi dopo quello crollato nel lecchese a ottobre e nelle Marche a febbraio, due crolli che hanno provocato tre vittime. Questa volta a Fossano per un miracolo non ci sono stati morti, ma è inaccettabile che ormai percorrere un cavalcavia o passargli sotto stia diventando una sorta di roulette russa».Lo dichiara in una nota Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord.

Una tragedia sfiorata. Così il Codacons definisce il crollo di un ponte della tangenziale di Fossano. «Si tratta di un incidente gravissimo, che segue di poche settimane un analogo cedimento registrato sull’A14 - afferma il presidente Carlo Rienzi -. È inaccettabile che in Italia ponti e viadotti crollino con una frequenza tale da rappresentare un potenziale pericolo per l’incolumità degli utenti delle strade.

La magistratura deve chiarire le responsabilità dietro il crollo del ponte di Fossano, indagando a 360 gradi, e per questo chiediamo alla procura di procedere per la fattispecie di attentato alla sicurezza dei trasporti».

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