Un annegato a Fara d’Adda
Giovane salva tre persone

VIDEOcarabiniere.wmvUn 47enne albanese, Peter Gjhka, è annegato nel fiume a Fara d’Adda, mentre altre tre persone sono state tratte in salvo da un giovane carabinieri della Compagnia di Treviglio,Carmelo Ciulla, il quale, visti i quattro bagnanti in difficoltà, non ha esitato a gettarsi in acqua con due salvagenti di quelli posizionati recentemente sulla riva, e a nuotare per decine di metri per soccorrere i malcapitati. È riuscito a salvarne tre, ma non ha potuto raggiungere il quarto, il più anziano, scomparso sott’acqua.La tragedia è accaduta verso le 16,15, nello stesso luogo in cui, l’altro ieri, erano stati salvati due polacchi, ancora grazie all’intervento di un uomo sulla riva che si è gettato usando i salvagenti posizionati dal Comune. Il giovane carabiniere di Treviglio, un 31enne di origine siciliana che prendeva il sole con la fidanzata, si è reso conto che le quattro persone in acqua, poco lontane dalla riva, erano in difficoltà e non ha esitato a tuffarsi a sua volta. Nuotando con i salvagenti e srotolando la lunga corda che li assicura alla riva, il giovane ha raggiunto i primi due bagnanti, un ragazzo e una ragazza, che aggrappandosi ad un salvagente sono riusciti a portarsi in salvo. Allo stesso modo ha salvato un terzo bagnante, ma il quarto - il 47enne albanese, sposato e padre di famiglia - era ormai irraggiungibile. Il giovane carabiniere di Treviglio ha anche cercato di raggiungere il malcapitato immergendosi, dopo averlo visto scomparire sott’acqua, ma non è riuscito a fare nulla. «Ho fatto soltanto il mio dovere, chiunque si sarebbe comportato come me»: così il carabiniere ha commentato il suo gesto.(02/07/2008)

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