Un bergamasco tra i primi laureati on line

C’è anche un bergamasco tra i primi sette laureati italiani on line, che concluderanno lunedì prossimo con la discussione della tesi nella sede di Como del Politecnico di Milano – alla presenza anche del ministro per l’Innovazione tecnologica Lucio Stanca – il primo esperimento di corso di laurea interamente in rete, in pratica preparandosi interamente a casa con il solo ausilio degli strumenti informatici.

Si chiama Marzio Della Giovanna, ha 28 anni, è di Martinengo, fa l’impresario edile ed è il più giovane del gruppo: gli altri sono tutti intorno ai 40 anni, e sono studenti lavoratori che hanno difficoltà a frequentare le lezioni.

«Dopo la maturità scientifica al collegio Sant’Alessandro, mi sono iscritto al corso di laurea in Ingegneria elettronica – racconta Della Giovanna –, frequentando per due anni.

Poi mi sono interrotto per uno stage aziendale negli Stati Uniti e poi per il servizio militare: al ritorno mi sono spostato a Ingegneria informatica, per poi passare nel 2001, poco dopo che era stata istituito, al corso triennale di Ingegneria informatica on line, sostenendo gli esami che mi mancavano». Il metodo di studio però è completamente diverso da quello tradizionale. Lo studente infatti non segue lezioni in facoltà, ma si prepara sia nelle parti teoriche che pratiche interamente da casa via Internet.

«È un ottimo sistema per chi lavora e non ha modo di frequentare – sostiene Della Giovanna –. All’inizio di ogni semestre viene mandato a ogni studente un cd rom per ogni corso che è una registrazione multimediale delle lezioni, sia audio che video. Alla fine di ogni lezione c’è una cosiddetta "piazzola di sosta", con gli esercizi, corredati dalle relative soluzioni. Entrando poi nel portale dedicato alla laurea, si possono porre domande al docente, il quale dà a tutti i corsisti delle indicazioni sulle parti da preparare per tenersi al passo. Lo studente a sua volta, sempre on line, può porre delle domande al professore, che provvede a rispondere con tempestività».

Non è tutto, vengono infatti anche svolte esercitazioni in tempo reale. «Un tutor – conclude il laureando – ogni 15 giorni fa una "lezione live": in un giorno e a un’ora stabiliti, vengono visualizzati in una sorta di lavagna virtuale degli esercizi scritti che si risolvono insieme in tempo reale: negli ultimi tempi si sentiva anche la voce del tutor che risponde alle domande. Alla fine l’esame, scritto o orale, si sostiene in facoltà». È il primo passo sulla strada della «formazione virtuale», che sicuramente è destinato ad ampliarsi.

«Noi siamo i primi in Italia – dice Alberto Colorni, ordinario di Ricerca operativa e direttore del centro di metodologia e tecnologia per la didattica del Politecnico, il Metid –, ma all’estero la formazione on line ha già avuto uno sviluppo importante. La nostra idea di partenza era di formare dei tecnici della "information communication technology", facendoli lavorare subito con i mezzi informatici specifici della materia. Questo metodo è destinato a diffondersi ampiamente, come è già accaduto all’estero. In ogni caso il Governo si è reso conto dell’importanza del settore, con l’emanazione di un decreto che stabilisce i criteri per ottenere l’accreditamento dei corsi di studio a distanza».

(15/07/2003)

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