Un video su YouTube «Ora vanno sospesi»

Sospensione o azione formativa? La risposta all’amletica domanda che già divide insegnanti e genitori si deciderà oggi in Consiglio di classe (indetto in forma straordinaria) alle scuole medie di Petosino. Gli imputati sono dei ragazzini di terza media che, una settimana fa, hanno diffuso su YouTube (il sito internet che raccoglie filmati amatoriali) una clip girata negli spogliatoi della palestra di via Tonale durante la lezione di educazione fisica. Niente di scabroso e violento, lontano mille miglia da quanto recentemente è successo in altri istituti scolastici italiani. Solo si vede una mezza decina di studenti che si divertono nel gioco antico quanto il mondo chiamato, in dialetto bergamasco, del «montù» o della «cavallina». Per intenderci è la pratica goliardica di saltarsi addosso gli uni sugli altri ampiamente diffusa sui campi di calcio quando si sigla un goal decisivo. Anche il titolo che accompagna il video – «Il più bel montone del mondo» – suggerisce l’idea poi diffusa in Rete. Ad accorgersi che il «montone» fosse online è stata una mamma del paese che navigando su YouTube si è imbattuta nella clip riconoscendo negli occasionali interpreti alcuni ragazzi (tutti maschi) delle medie di Petosino. Apriti cielo. Il genitore ha subito avvertito il dirigente scolastico, Elia Berardelli, che non ha perso tempo nel dare inizio ad un’istruttoria interna per comprendere l’accaduto e determinarne i responsabili. Evidentemente non c’è stato neppure bisogno di un serrato interrogatorio per scovare gli artefici del misfatto digitale. Le facce degli studenti, sorridenti e allegre alle prese con il «montù», erano lì da vedere. Senza maschere. Senza travisamenti. Visti in volto, è stato poi facile individuare la classe di provenienza senza scomodare chissà quali espedienti alla Sherlock Holmes. «I ragazzi si sono dimostrati subito pentiti – ha rimarcato il dirigente scolastico – sia coloro che hanno girato il filmato (all’inizio di gennaio, comunque prima che entrasse in vigore una circolare che vietava l’uso del cellulare a scuola) sia colui che poi, pochi giorni fa, ha immesso su YouTube la clip». Adesso i ragazzi, la cui unica “colpa”, in un’ottica di buon senso, sembrerebbe quella di indirizzare la propria creatività adolescenziale verso l’uso della tecnologia, rischiano una sospensione. «Di fatto – precisa Berardelli – si tratta di una ragazzata. Quel che è grave è stato aver girato un video a scuola con il telefonino nel pieno svolgimento dell’attività didattica e di averlo poi caricato su YouTube indicando il nome della scuola». «Comunque la sospensione non mi convince – conclude il preside –. Meglio un intervento formativo di utilità sociale». Attualmente il video non è più disponibile su YouTube. Cancellato, su ordine del preside, dallo stesso ragazzo che l’aveva diffuso. Di per sé già un finale senza tanto rumore per nulla. Anche se la sentenza definitiva arriverà oggi in Consiglio di classe. Ovviamente a telefonini spenti. Meglio evitare di essere colti in flagrante da un telefonino spia e finire alla berlina su YouTube.(20/05/2008)

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