Una discarica sull’area destinata agli impianti sportivi: 2 denunciati

Terre e rocce da scavo per le quali mancava la verifica dell’assenza di sostanze pericolose, materiali plastici, cumuli di rifiuti bituminosi, lastre di cemento, scarti di legno e macerie edilizie. Li hanno trovati gli uomini del Corpo forestale di Lovere sui terreni di Credaro utilizzati da una ditta operante nel settore delle escavazioni. I legalirappresentanti dell’azienda e della ditta proprietaria dei terreni sono stati denunciati.I materiali, è stato accertato, avevano invaso anche la fascia di protezione idraulica degli argini dei torrenti Uria e Udriotto, nonostante due ordinanze di rimozione e di ripristino dei luoghi emesse nel 2001 e nel 2007 dal Comune di CredaroL’operazione è scatta in seguito a segnalazioni di cittadini e dell’ex ufficio del Genio civile della Regione Lombardia: la Procura della Repubblica di Bergamo ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro preventivo dei terreni, effettuato nei giorni scorsi.Nell’area sequestrata, della superficie complessiva di 8.550 metri quadrati, nel corso degli anni sono stati scaricati circa 45.000 metri cubi di materiali classificati dalle norme vigenti come rifiuti speciali. Su di essi è stato realizzato un piazzale per il deposito di automezzi, e la zona doveva essere destinata dal Prg in parte ad area agricola, in parte a impianti sportivi. Sono in corso da parte dell’Arpa di Bergamo gli accertamenti tecnici per stabilire l’eventuale presenza anche di rifiuti speciali pericolosi. I due denunciati sono per ora accusati di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e trasformazione dell’area, oggetto di protezione paesaggistica ed urbanistica, in una vera e propria discarica.Già nel 2000 i terreni erano stati oggetto d’indagine per il ritrovamento di sostanze pericolose come il naftalene e negli anni successivi erano stati bonificati.(17/11/2008)

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