Università, le tasse sono lievitate tranne che per i «furbi» dell’autocertificazione

Tasse universitarie troppe alte? Tutta «colpa» dell’Isseu, il nuovo sistema di valutazione della capacità reddituale dello studente e della sua famiglia, introdotto quest’anno anche dall’Università di Bergamo.

Contrariamente a quanto avveniva in passato, quando cioè bastava una semplice autocertificazione, ora è attivo un nuovo indicatore della situazione economica dello studente che permette una «fotografia» più specifica della situazione patrimoniale tant’è che deve essere validata da un Caf (Centro assistenza fiscale) piuttosto che dal Comune di residenza dell’interessato o dagli uffici dell’Inps.

Ed è proprio questa maggior precisione nell’indagare i redditi che ha determinato il passaggio di fascia reddituale di più di uno studente, provocando le lamentele di molti giovani, costretti a pagare tasse più care. Le tasse universitarie non sono però aumentate: a fare la differenza è proprio il diverso sistema di valutazione della capacità reddituale.

La discriminante rispetto all’autocertificazione è data dall’accertamento della situazione patrimoniale come la dichiarazione di case, azioni o titoli, informazioni che dovevano comunque essere denunciate anche con il sistema precedente. Regola però che probabilmente nessuno rispettava e che ora gli studenti bergamaschi saranno obbligati a seguire.

(08/11/03)

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