«Uno stipendio in più a chi fa figli»
L’azienda che allarga le famiglie

Senza aspettare bonus e sgravi statali, un imprenditore di Vicenza ha deciso di pensare lui stesso a incentivare i suoi dipendenti a fare figli. Come? Concedendo uno stipendio mensile in più a chi allarga la propria famiglia.

Si chiama Roberto Brazzale, ha 54 anni ed è il titolare della più antica azienda lattiero-casearia d’Italia. Ha 550 dipendenti tra il Veneto e la Repubblica Ceca dove il gruppo ha aperto anche 19 negozi. Come racconta Repubblica, il primo assegno è appena stato staccato, alla responsabile delle analisi chimiche che è diventata mamma la scorsa settimana. La prossima sarà l’economista che guida l’ufficio costi. Lo stipendio mensile in più sarà versato anche ai padri, o a chi adotterà un bambino. Unico requisito: essere dipendenti da almeno due anni e assicurare la collaborazione per i due successivi a ogni lieto evento. «Quando ero piccolo - dice Brazzale - in giro vedevo mamme e carrozzine. Oggi vedo solo badanti e sedie a rotelle. Per i giovani pensare ad un figlio è un problema enorme. Ma ancora non diamo un peso adeguato a quella che è una epocale tragedia collettiva. Mi ha colpito - dice Brazzale - il fatto che cifre tanto impressionanti non smuovano né lo Stato, né i privati. Milioni di lavoratori anche in Occidente ormai guadagnano il necessario per se stessi, ma non per realizzare i progetti famigliari. Una società così si estingue. Il ritardo del nostro parlamento nel regolare il diritto di morire con dignità è uno scandalo. Ma ancora più inaccettabile è l’assenza di un sostegno reale alla vita».

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