Vaccino J&J, rinviate le consegne in Europa dopo la sospensione negli Usa. Speranza: «È importante e andrà utilizzato, valuteremo»

Usa, la Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza. L’azienda: «La sicurezza e il benessere delle persone che utilizzano i nostri prodotti sono la nostra massima priorità». In Italia oggi un incontro tra i rappresentanti del ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del farmaco, dell’Iss e del Cts.

«C’è stata una scelta, nelle ore successive al pronunciamento delle autorità statunitensi su Johnson - Johnson, di rinviare anche in questo caso in maniera precauzionale l’immissione in commercio del vaccino in tutti i paesi europei. È un vaccino importante e che ha una caratteristica, e cioè riesce ad immunizzare con una unica dose, ma penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è importante. Abbiamo fatto una riunione pomeriggio con i nostri scienziati, e valuteremo nei prossimi giorni non appena Ema e gli americani ci daranno notizie più formali quale sarà la strada migliore». A dirlo il ministro della Salute Roberto Speranza a «Porta a Porta» su Raiuno, in merito ai vaccini Johnson - Johnson contro il Covid-19, in seguito alla riunione tenutasi nel pomeriggio di oggi tra i rappresentanti del ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del farmaco, dell’Iss e del Ctsdopo la richiesta di sospensione in Usa del vaccino J&J a seguito della segnalazione di alcuni eventi legati alla coagulazione sanguigna.

Il comitato per la sicurezza dell’Agenzia europea dei medicinali sta indagando «dalla scorsa settimana» su tutte le segnalazioni di eventi embolici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino COVID-19 Johnson&Johnson. Lo scrive l’Ema in una nota. «Al momento - prosegue Ema - non è chiaro se esista un’associazione causale». L’Agenzia è in contatto con la Fda statunitense e altri regolatori internazionali e «comunicherà ulteriormente una volta conclusa la valutazione».

Mentre sono attese in Italia le prime dosi del vaccino Janssen della Johnson & Johnson, negli Usa, riporta il New York Times, ne viene chiesta la sospensione. La Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno infatti di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza. La sospensione è legata a sei casi negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione.

Tutti e sei i casi di malattia rara hanno riguardato donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni, scrive il Nyt citando funzionari informati sul caso. Una di queste è morta mentre una seconda, in Nebraska, è stata ricoverata in condizioni critiche. Finora negli Stati Uniti circa sette milioni di persone hanno ricevuto il vaccino Johnson & Johnson. “Raccomandiamo una pausa nell’uso di questo vaccino per cautela”, ha annunciato la Food and Drug Administration su Twitter.

Un morto e una persona in condizioni critiche in Usa dopo aver ricevuto il vaccino Johnson&Johnson, hanno affermato le autorità sanitarie americane illustrando il perché hanno consigliato una pausa nella somministrazione dopo aver riscontrato sei casi di problemi. I casi osservati sono «estremamente rari» ma «la sicurezza del vaccino per il Covid è una priorità per il governo federale», spiegano il Cdc e la Fda, sottolineando che la raccomandazione di una pausa nella somministrazione è stata decisa in via precauzionale. Per il Cdc e la Fda, la sospensione del vaccino Johnson&Johnson sarà probabilmente una questione di giorni.

In una nota Johnson&Johnson spiega di aver deciso di ritardare le consegne dei suoi vaccini in Europa: «Siamo a conoscenza degli estremamente rari» problemi avuti da «un piccolo numero di persone che hanno ricevuto il nostro vaccino. Il Cdc e la Fda stanno rivedendo i dati relativi a sei casi negli Stati Uniti su oltre 6,8 milioni di dosi somministrate. Per precauzione, il Cdc e la Fda hanno raccomandato una pausa nell’uso del nostro vaccino». «Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all’Europa», osserva Johnson&Johnson.

Dopo l’indicazione delle autorità federali statunitensi, molti stati Usa si stanno adeguando. A New York tutti gli appuntamenti già programmati per il vaccino monodose sono stati confermati ma ad essere somministrato sarà il vaccino Pfizer. Mentre nel District of Columbia, dove si trova la capitale federale Washington, gli appuntamenti per il vaccino Johnson&Johnson sono stati tutti cancellati in attesa di essere riprogrammati.

«La pausa al vaccino Johnson&Johnson non avrà un impatto significativo sul nostro piano di vaccinazioni»: gli Stati Uniti hanno sufficienti disponibilità per mantenere l’attuale velocità di vaccinazioni, ha affermato la Casa Bianca, assicurando che agli americani che si erano prenotati per il vaccino Johnson&Johnson sarà offerta un’alternativa. Gli accordi siglati con Pfizer e Moderna sui vaccini coprono, aggiunge la Casa Bianca, 300 milioni di americani.

L’Italia proprio per oggi aspetta le dosi Johnson & Johnson all’hub della Difesa di Pratica di Mare: si tratta di 184mila dosi, il primo lotto del vaccino statunitense che arriva nel nostro Paese. Queste dosi, insieme ai circa 175mila vaccini Vaxzevria (AstraZeneca, ndr) fanno parte dei 4,2 mln di dosi che giungeranno in Italia nel periodo 15-22 aprile per entrare nella disponibilità delle Regioni. «Un film già visto, anche Astrazeneca ha avuto questo percorso, ma i vaccini sono sicuri. Non allarmiamoci, il numero dei casi sospetti di Johnson&Johnson è inferiore a quelli di Astrazeneca, ma non vuol dire che non sono sicuri, è più pericoloso non fare il vaccino», ha detto il ministro Mariastella Gelmini a Tgcom 24 sul caso esploso negli Usa. «Ci sarà un incontro dei ministri europei della salute, ma sono sicura che sarà riconosciuto come sicuro come già successo per Astrazeneca», ha aggiunto.

«La sicurezza e il benessere delle persone che utilizzano i nostri prodotti sono la nostra massima priorità. Siamo a conoscenza di un disturbo estremamente raro che ha portato alla formazione di coaguli di sangue in combinazione con piastrine basse in un piccolo numero di persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il COVID-19. I Centri statunitensi per il controllo delle malattie (CDC) e la Food and Drug Administration (FDA) stanno esaminando i dati relativi a sei casi riportati negli Stati Uniti su oltre 6,8 milioni di dosi somministrate. Per ragioni di massima cautela, i CDC e la FDA hanno raccomandato una pausa nell’uso del nostro vaccino». Lo afferma in una nota il gruppo Johnson - Johnson.

«Inoltre, stiamo esaminando questi casi con le autorità sanitarie europee. Abbiamo preso la decisione di ritardare proattivamente il lancio del nostro vaccino in Europa - prosegue la nota -. Stiamo lavorando a stretto contatto con esperti medici e autorità sanitarie, e favoriamo fermamente una comunicazione aperta di queste informazioni agli operatori sanitari e al pubblico. I CDC e la FDA hanno messo a disposizione informazioni sul corretto riconoscimento e gestione di questi disturbi a causa del trattamento unico richiesto da questo tipo di coaguli di sangue. Le autorità sanitarie consigliano alle persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il COVID-19 e che sviluppano un forte mal di testa, dolore addominale, dolore alle gambe o respiro corto entro tre settimane dalla vaccinazione di contattare il proprio medico».

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