«L’autore del delitto si faccia avanti». Lo chiede il parroco di Vertova all’assassino ancora sconosciuto di Maria Grazia Pezzoli (nella foto un momento del fenerale). «Non c’è odio - spiega don Enzo Locatelli - ma solo un desiderio forte che l’autore di questo delitto non resti nascosto e si faccia avanti». Le parole del parroco, esprimono il desiderio dell’intera comunità di Vertova, stanca di paure e voci senza fondamento. «In questo momento – affermano molti in paese – bisognerebbe evitare di parlare di cose che non si conoscono e lasciar lavorare gli inquirenti». Ognuno infatti ha provato a trovare una spiegazione sulla drammatica morte dell’imprenditrice uccisa con 30 coltellate nel retro dell’ufficio di via Cinque Martiri, ma nessuno vuole sbilanciarsi pubblicamente per non mancare di rispetto alla famiglia della vittima alimentando le tante dicerie che spesso circondano i fatti gravi ancora irrisolti.Il parroco di Vertova, don Enzo Locatelli, sta seguendo l’evolversi della vicenda, nella speranza che il responsabile del delitto decida finalmente di pentirsi e consegnarsi.«Continuiamo a pregare – spiega don Enzo, che già pochi giorni dopo il delitto aveva formulato un appello per invitare l’assassino a consegnarsi – per coloro che devono compiere giustizia, perché si giunga alla verità, e per la conversione dell’assassino». «Non è giusto – prosegue il parroco – che giri tra di noi una persona che ha compiuto un delitto così efferato: tra la gente del paese, che ancora non riesce a spiegarsi il perché di questo gesto, non ci sono sentimenti di odio, ma solo un desiderio forte che l’autore di questo delitto non resti nascosto e si faccia avanti. L’espiazione significa anche lasciarsi giudicare dagli uomini».(20/08/2008)
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