Vi ricordate del treno per Orio?
C’è uno studio delle Ferrovie

Un studio inedito commissionato alla società del gruppo Ferrovie proprio dal ministero delle Infrastrutture e trasporti nell’ambito del piano strategico dei collegamenti ferroviari riguardante i maggiori scali nazionali. E Bergamo, almeno nel documento, è entrata a pieno titolo.

Lo scorso maggio era finito tra le priorità nel dossier infrastrutture consegnato dagli amministratori bergamaschi al ministro Graziano Delrio. A distanza di pochi mesi, il collegamento tra l’aeroporto e la città, è tornato alla ribalta con una graditissima sorpresa: agli stessi amministratori, in delegazione a Roma per perorare il raddoppio della Montello-Ponte San Pietro, l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile, oltre a garantire i finanziamenti per una parte dello stesso progetto (quello riguardante la fermata dell’ospedale), ha presentato anche lo studio di fattibilità sul treno per Orio.

I dettagli? Tutti tecnici naturalmente, ma almeno un paio di numeri sono rimasti impressi nella mente di tutti i presenti proprio perché in grado di definire con maggiore chiarezza anche il quadro economico finora rimasto abbastanza vago. Per realizzare l’opera servirebbero infatti 600 giorni di lavoro e 110 milioni di euro. «Questo studio – commenta l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte –, oltre a ribadire il buon risultato del dialogo con il ministero, rappresenta un tassello importante e serio da cui partire per l’effettiva progettazione dell’opera».

Di imminente non c’è nulla o almeno non se n’è parlato durante l’incontro romano. Il tema, almeno sul piano regionale, si intreccia però con un argomento di grande attualità e cioè il matrimonio tra Sea e Sacbo dato ormai come imminente.

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