Via libera al Decreto proroghe: salta l’obbligo di smart working al 50% per i dipendenti pubblici

Il Consiglio dei ministri giovedì 29 aprile ha approvato il Decreto proroghe. Non c’è la norma sulle concessioni per le spiagge. Pubblico impiego, lo smart working si potrà proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale e comunque non oltre la fine dell’anno, ma non ci sarà il vincolo del 50%.

Il Consiglio dei ministri che si è riunito questa mattina ha dato il via libera al decreto legge di proroga dei termini. Nel testo, a quanto apprende l’Ansa, non è stata inserita la norma, oggetto di approfondimenti tecnici nelle ultime ore, sulla proroga delle concessioni balneari e per gli ambulanti. L’intervento avrebbe dovuto tra l’altro ovviare alle sentenze del Tar che, sulle concessioni per le spiagge, si scontrano con la proroga delle concessioni in contrasto con la normativa Ue.

Nel testo non è stata inserita la norma, oggetto di approfondimenti tecnici nelle ultime ore, sulla proroga delle concessioni balneari e per gli ambulanti. L’intervento avrebbe dovuto tra l’altro ovviare alle sentenze del Tar che, sulle concessioni per le spiagge, si scontrano con la proroga delle concessioni in contrasto con la normativa Ue. «Non serve nessuna proroga perché una norma esiste già, anzi due: una per la proroga al 2033 e un’altra che congela le concessioni per il Covid». Lo dice all’Ansa il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, interpellato a proposito delle concessioni balneari. Si tratta, aggiunge, di «un falso problema. Poi in Italia è tutto più complicato perché c’è chi interpreta le norme ma questa è un’altra questione. Ove fosse necessario, potrebbe essere utile fare una interpretazione autentica di norme già esistenti, ma l’unico messaggio che mi sento di mandare, l’unica cosa certa è che l’estate è tranquilla per tutti, gestori e utenti».

Stop all’obbligo di smart working al 50% per i dipendenti pubblici. Niente obbligo di far lavorare in smart working un dipendente pubblico su due, né durante l’emergenza né con l’adozione dei Pola, i piani organizzativi per il lavoro agile: secondo la bozza in entrata in Cdm del decreto proroghe, infatti, lo smart working si potrà proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale e comunque non oltre la fine dell’anno, ma non ci sarà il vincolo del 50%. Salta anche il limite del 60% indicato nei Pola, mentre scende dal 30% al 15% la soglia minima in caso di mancata adozione dei Piani organizzativi.

Camere di commercio ed enti locali avranno più tempo per chiudere i bilanci. Lo prevede la bozza del decreto Proroghe esaminata dal Consiglio dei ministri. Nel dettaglio il termine per la deliberazione dei rendiconti di gestione per l’esercizio 2020 per gli enti locali slitta al 31 maggio 2021, stessa data entro cui andrà deliberato il bilancio di previsione per l’esercizio 2021. Fino ad allora è autorizzato l’esercizio provvisorio. Per il sistema camerale è differito al 30 giugno il termine per l’adozione dei bilanci d’esercizio 2020, che era fissato al 30 aprile. La proroga vale per le Camere di commercio, le loro Unioni regionali e le relative aziende speciali.

Ci sarà più tempo per dare l’esame di teoria per la patente: la bozza del decreto Proroghe sposta ancora, infatti, il termine entro cui sostenere la «prova di controllo delle cognizioni» che, nella norma andrebbe sostenuto entro 6 mesi dalla domanda. Si prevede invece che per le domande presentate nel 2020 il quiz si possa sostenere per tutto il 2021, mentre per quelle presentate dal 1 gennaio e fino alla fine dello stato di emergenza si avrà un anno di tempo a partire dalla data di presentazione delle istanze.

Per quanto riguarda la carta d’identità e gli altri documenti di riconoscimento scaduti a partire dal 31 gennaio 2020, la validità è prorogata fino al 30 settembre 2021.

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