Via Mai, case negli ex Monopoli
In arrivo appartamenti di lusso

Case di lusso a Bergamo, o comunque residenze prestigiose, al posto di sale e tabacchi. Spariti i Monopoli - sono stati privatizzati tra la fine degli anni Novanta e l'inizio dell'attuale decennio - spariscono anche le ultime testimonianze di quella che può essere considerata una vera e propria epopea.

Inevitabile, anche se nel caso di via Angelo Mai, dove fino al giugno 2005 si trovava appunto lo storico deposito per i generi su cui lo Stato vantava l'esclusiva, qualche traccia resterà comunque. L'intervento di ristrutturazione dello stabile, partito nelle scorse settimane, prevede infatti la demolizione di una parte dell'edificio e il restauro conservativo del fronte su via Mai.

E, anche se non si tratta di un'architettura particolarmente importante, ai tanti tabaccai che per decenni l'hanno frequentata farà certamente piacere. L'immobile era stato costruito prima della seconda guerra e per tantissimi anni aveva mantenuto la stessa impostazione: tabacchi sulla destra, sale sulla sinistra, un ampio cortile ombreggiato da un grande fico al centro.

Poi, si diceva, i Monopoli arrivarono al capolinea, con l'affidamento della manifattura e della distribuzione del tabacco ai privati. Il vecchio deposito resistette fino al 2005 e cioè fino a quando i gestori del servizio non decisero di trovarne uno spazio più adeguato alle mutate esigenze. Da qui la cessione da parte dello Stato e la nuova destinazione.

Una destinazione che però non sembra essersi dimenticata dei gloriosi trascorsi. Almeno nel nome il nuovo complesso residenziale manterrà infatti il sapore dell'epoca: si chiamerà Residenza Monopoli. In tutto una ventina di unità immobiliari, più un paio di negozi al piano terreno. A realizzarli la società Team srl, su progetto dell'architetto Pietro Valicenti: «All'interno - spiega il collega Roberto Gritti, direttore dei lavori - realizzeremo un nuovo edificio di 5 piani, mentre quello affacciato sulla strada verrà ristrutturato: pur non presentando alcun pregio artistico, è legato al vincolo imposto dal vecchio piano regolatore.

L'unica modifica riguarderà l'ampliamento dei riquadri sulla facciata che verranno rimpiazzati da ampie finestre. Le due architetture saranno inoltre collegate su due piani, il primo e il pian terreno, attraverso un androne che farà da ingresso.

Più in generale presteremo particolare attenzione agli impianti, che risponderanno ai più moderni criteri di risparmio energetico, in particolare grazie all'allacciamento al teleriscaldamento. Infine, verranno realizzati due piani interrati con trentuno autorimesse per un totale di 35 posti auto».

Un'impostazione che ricorda, nelle sue linee fondamentali, quella del vicino cantiere ex Busti da poco terminato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA