Vicesindaco, slitta la nomina

Slittano i tempi per la nomina del vicesindaco che sostituirà Giovanni Sanga nella Giunta Bruni. Slittano di poco, nel senso che la Margherita avvia in questi giorni le consultazioni interne e che quindi non saranno concluse per il Consiglio comunale di lunedì 24, come invece sperava il primo cittadino. Ma l’inizio della ricerca è già un segnale positivo che arriva al termine delle riunioni svoltesi ieri tra i rappresentanti dei partiti della maggioranza a Palafrizzoni. Doppio incontro, ieri, prima la Fed (i partiti di Uniti nell’Ulivo) e poi la Gad (tutti quelli del centrosinistra): doppio incontro con l’obiettivo di trovare il modo di superare l’impasse soprattutto metodologica che ha portato alla rottura tra la maggior parte della coalizione di governo e la Margherita sulla fusione Bas-Asm, una rottura ricomposta in Consiglio col voto di fiducia dato al sindaco anche dai centristi dell’Ulivo, ma che ha avuto come conseguenza le dimissioni del vicesindaco.Il peggio ora sembra passato, almeno questo è il parere dei vari esponenti politici, a cominciare dallo stesso sindaco Bruni: «Abbiamo discusso di metodo più che di contenuti. Per prima cosa il metodo di comunicazione tra sindaco e Giunta, e tra consiglieri e partiti, per rendere la comunicazione stessa più partecipata e snella nello stesso tempo». Si entrerà invece dentro i temi sul tappeto affrontando i «ritocchi» alle linee programmatiche in una riunione già calendarizzata per il 29 gennaio.

Ma che le diffidenze comincino a smussarsi lo conferma la segretaria cittadina della Margherita, Ebe Sorti Ravasio, la quale si è augurata un raddoppio del mandato Bruni, un segnale esplicito che il suo partito si muove per «ricercare il consenso in questa città che ha scelto e ha votato la coalizione del centrosinistra».

Coalizione ampia, come tutti sanno, ampia al punto che a volte le posizioni non coincidono: «Ma con il confronto che abbiamo ben avviato – sostiene Marco Sironi, coordinatore provinciale di Rifondazione comunista – possiamo riuscire a trovare soluzioni positive». Insomma, un tavolo necessario e responsabile, conferma Maurizio Martina, segretario provinciale dei Democratici di sinistra: «Quanto è avvenuto sul caso Bas forse è servito ad aumentare la consapevolezza della necessità e della responsabilità di tenere unita la coalizione».

Il ricorso al voto di fiducia, ha ribadito il sindaco Bruni, è stato un’eccezione: meglio, molto meglio trovare soluzioni condivise in una città che ha vissuto nella recente campagna elettorale, e che ancora vive, un confronto acceso tra i sostenitori del centrosinistra e quelli del centrodestra: «La divisione si legge anche dai dati del sondaggio della Ekma che mi vedono gradito a poco più della metà degli interpellati. Ma questo è un punto di partenza e da lì si deve e si può migliorare, convincendo con i fatti anche gli scettici».

(20/01/2005)

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