Vilipendio a Napolitano e Monti
Chiesti 18 mesi per Umberto Bossi

Aveva alla Bèrghem Frèccdi Albino il senatore leghista Umberto Bossi aveva insultato l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’allora presidente del Consiglio Mario Monti. Ora per il fondatore della Lega sono stato chiesti 18 mesi di condanna.

Il processo a Bergamo nella mattinata di giovedì 18 giugno. L’accusa è di vilipendio alle massime cariche dello Stato: la difesa e la sentenza sono ora in programma il 22 settembre.

Piuttosto semplici, e perfino registrati e trasmessi in rete da YouTube, i fatti oggetto della contestazione mossa a Bossi, che si sono verificati il 29 dicembre del 2011 alla manifestazione «Bèrghem Frècc» di Albino. In quell’occasione il Senatùr era stato protagonista di un comizio, durante il quale si era lanciato con toni accesi e, a tratti, piuttosto coloriti, sia contro l’allora presidente Giorgio Napolitano sia contro l’allora premier Mario Monti: più esattamente Bossi aveva accennato – qualcuno dice con gesto involontario della mano aggrappata al microfono, qualcuno sostiene volontariamente – le corna all’indirizzo di Napolitano, definendolo «terùn», e infine aveva anche fatto allusioni di carattere sessuale e volgare verso Monti.

Tutte immagini che erano state viste dai presenti, ma anche trasmesse in televisione e internet, e che avevano suscitato polemica, tanto che molti cittadini avevano denunciato l’accaduto in varie Procure: per competenza territoriale tutto è finito nelle mani della Procura bergamasca, e il caso è stato affidato al pm Gianluigi Dettori, che ha chiesto il processo per Umberto Bossi. Per la difesa, affidata all’avvocato Matteo Brigandì, si trattava, invece, di esternazioni nell’ambito dell’attività politica.

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