Villa d’Almè, lite in un ristorante
E il pizzaiolo accoltella il cuoco

Una lite scoppiata per motivi personali è finita con un cuoco in ospedale e un pizzaiolo in carcere, accusato di tentato omicidio.

Tutto è successo sabato alle 13 nella cucina del ristorante albergo «Emiliano» di via Monsignor Sigismondi a Villa d’Almè. Il cuoco, cinese di 36 anni, regolare e incensurato, domiciliato a Bergamo, ha cominciato a discutere con il pizzaiolo, connazionale di 20 anni domiciliato nello stesso albergo.

«Hanno litigato per problemi personali» spiega Maria, che gestisce il locale insieme al marito. La lite, avvenuta sotto gli occhi di altri dipendenti, è presto degenerata: i due si sono affrontati ed è spuntato un coltello.

La dinamica esatta dell’aggressione deve ancora essere chiarita dai carabinieri di Villa d’Almè, che hanno raccolto le testimonianze dei presenti ma non hanno ancora potuto sentire il cuoco ferito. Quel che è certo, però, è che il 36enne ha riportato le ferite più gravi: diversi tagli al collo, che fortunatamente non hanno lesionato vasi sanguigni vitali. Il ventenne, invece, ha avuto solo qualche graffio.

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