Alla Montello si produrrà metano
dai rifiuti organici della Lombardia

Le automobili andranno a metano prodotto dai rifiuti. Sarà la Montello Spa, guidata dall’imprenditore Roberto Sancinelli, a scrivere una nuova pagina dell’innovazione del territorio. L’industria del recupero e del riciclo punto di riferimento in Italia e in Europa con sede a Montello ha già avviato la fase di costruzione del nuovo impianto, tutto tecnologicamente avanzato e che permetterà di produrre metano dal rifiuto organico.

Le automobili andranno a metano prodotto dai rifiuti. Sarà la Montello Spa, guidata dall’imprenditore Roberto Sancinelli, a scrivere una nuova pagina dell’innovazione del territorio. L’industria del recupero e del riciclo punto di riferimento in Italia e in Europa con sede a Montello ha già avviato la fase di costruzione del nuovo impianto, tutto tecnologicamente avanzato e che permetterà di produrre metano dal rifiuto organico. Il programma prevede l’avvio dell’impianto già a fine giugno 2016, con la collaborazione di un’altra importante azienda bergamasca, la Siad.

Dal ciclo dell’umido (circa 342.000 tonnellate l’anno lavorate) la Montello ricava fertilizzante e biogas, poi convertito in energia elettrica e termica, e tra pochi mesi anche il metano, ad- dirittura più pulito di quello che si estrae dalla terra. L’impianto, con vasche digestive per la produzione di gas di grandezza doppia rispetto a quelle utilizzate attualmente (7.400 metri quadrati contro le 4.400 esistenti), permetterà̀ di separare (grazie ad una membrana ad assorbimento e senza agenti chimici) l’anidride carbonica dal metano presente nel biogas permettendo il riutilizzo di entrambi i prodotti.

Il metano diventando carburante per i mezzi aziendali oppure messo in circolo nella rete gas, mentre l’anidride carbonica po- trà essere utilizzata per il consumo, ad esempio, nelle bevande.

«Per capire quanto questo sia un processo innovativo - spiega il presidente della Montello, Roberto Sancinelli - siamo in contatto in questi mesi con la rete Snam per definire le regole per rimettere in circolo il metano, perché́ ad oggi mancano ancora i regolamenti attuativi della normativa in questione. Questo ci dice che siamo dei pionieri».

Lo sguardo è al futuro come dimostra anche l’attenzione verso le nuove generazioni: ogni settimana sono organizzate alla Montello visite di scolaresche provenienti da tutta la provincia e non solo. Martedì scorso erano più di 40 i ragazzi dell’Isis Quarenghi di Bergamo in visita per la Settimana dell’energia.

La parola chiave nell’ex azienda siderurgica che produceva tondini in acciaio poi diventata industria per il riciclo del rifiuto organico e del riciclo di materiale plastico (150 mila tonnellate l’anno) e rifiuti organici che ad oggi conta 553 addetti e un fatturato sopra gli 80 milioni di euro è: economia circolare. «Il rifiuto era considerato uno spreco. Qualcosa da bruciare o sotterrare in discarica», spiega durante la visita dei ragazzi il presidente: «Noi lo abbiamo rimesso nel ciclo della produzione e non in minima parte ma al 100%».

Niente di quello che passa dalla Montello va in discarica o in inceneritore ma diventa nuo- vo prodotto o energia: fertilizzante dall’umido, dalla plastica (Pet e Pvc) fibre per imbottiture, lastre per imballaggi, prodotti per il settore edile o imballaggi per alimentari. Tutto lo stabili- mento è autosufficiente: dal bio- gas si ricava l’energia elettrica e termica che serve per la produzione e le lavorazioni dei rifiuti organici e dei materiali plastici per il 70%, vendendo invece il restante 30%.

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