Ciclabili a singhiozzo
Mappa per le due ruote

La ripresa si muove su due ruote. Il ridimensionamento dei posti sui mezzi pubblici, a causa della necessità del distanziamento, rischia di indurre a un ricorso ancor più ampio all’auto privata, aggravando traffico e smog. Oggi investire sulle piste ciclabili non è solo una scelta ecologica, ma anche di tutela sanitaria. Non solo. Una ricerca di Isnart-Legambiente-Unioncamere indica in 7,5 miliardi di euro il valore generato in Italia, nel 2018, dal cicloturismo, che ha coinvolto 6,7 milioni di persone.

Se si aggiunge l’utilizzo quotidiano della bicicletta, si comprende quanto significativo sia il comparto della ciclabilità, che arriva così a 12 miliardi, rivelandosi un’eccezionale opportunità di sviluppo sostenibile.

Eco.Bergamo, la rivista di ambiente, ecologia, green economy in edicola gratis con L’Eco di Bergamo, propone un’inchiesta di otto pagine sulle piste ciclabili della città e della provincia, con particolare riguardo alle connessioni tra il capoluogo e il territorio circostante. Nel 2015 il Comune di Bergamo ha approvato il Biciplan, il Piano strategico per la mobilità ciclistica, di cui proprio nel 2020 era prevista la verifica intermedia, rinviata per l’emergenza sanitaria, e nel 2025 il completamento. Il Biciplan ha individuato una rete ciclabile di 58 chilometri, costituita da 29 esistenti e 29 di nuova realizzazione, con un incremento del 100% al momento dell’approvazione nel 2015. L’intento è privilegiare percorsi in sede propria lineari e veloci. Sono quelli che proprio oggi sarebbero ancor più utili per muoversi in bicicletta andando al lavoro e, da settembre, a scuola.

Il tratto cittadino migliore è quello che, dal Triangolo, attraversa San Paolo e Loreto e porta fino all’incrocio con la Briantea, prima di largo Locatelli: il sottopasso, che sarà inaugurato nei prossimi mesi, consentirà di raggiungere l’Ospedale Papa Giovanni. Da Longuelo verso l’Isola, però, la ciclovia dei Laghi Nord-Ovest è quasi sempre su sede promiscua e richiede molta attenzione così come, sul versante opposto, la Laghi Nord-Est.

Tra Bergamo e la Valle Brembana la bicicletta, o magari un e-bike, può essere l’alternativa per evitare le lunghe code, in entrambi i sensi, tra Ponteranica e Villa d’Almè. Il traffico, già abituale in quel tratto di strada, può aumentare ulteriormente in questa fase. Da via Baioni parte la greenway del Morla, che non solo permette di accedere alla pista ciclabile del Parco dei Colli, ma di spingersi, grazie alla recente connessione tra Almè e Zogno, fino a Piazza Brembana. Un paradiso cicloturistico, che oggi può diventare anche un’alternativa quotidiana alle immancabili code. Peccato che l’ingresso alla ciclopedonale, a chi già non lo conosca, appaia quasi nascosto. Dalla Martinella si può salire in Val Seriana fino a Clusone: resta da risolvere l’interruzione tra via Bianzana e via Negrisoli, che obbliga alla gimkana di via Corridoni. Le piste dirette a Lallio, Zanica e Seriate non hanno attrattive paesaggistiche, ma hanno il vantaggio di essere tracciate sul percorso più veloce. Su Eco.Bergamo, potete trovare servizi e grafici con tutti i particolari.

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