Edifici pubblici: due bandi
per la riqualificazione energetica

Nei prossimi cinque anni, almeno 1.100 edifici pubblici fra scuole, palazzi municipali, biblioteche o palestre comunali di tutta la Lombardia saranno al centro di interventi edili per lavori di riqualificazione energetica.

La priorità sarà data agli immobili scolastici, in modo da arrivare entro il 2020 a riqualificare circa il 20% delle scuole regionali. Il risultato è immediato: il risparmio energetico per i Comuni - bollette di metano ed dell’elettricità - è stimato in almeno 87 milioni di kWh annui, cioè il 6% dei consumi energetici di tutto il comparto scolastico.

L’argomento è sul nuovo numero di «eco.bergamo» da domenica 21 dicembre in edicola con L’Eco di Bergamo.

Si stima che l’investimento complessivo che verrà generato potrà essere superiore ai 100 milioni di euro. Per Bergamo, ci sono almeno 250 milioni d’investimento in attesa di essere sbloccati e legati a 200 progetti contenuti nei Paes, i piani d’azione per l’energia sostenibile dei Comuni bergamaschi, e che ancora attendono di essere portati in cantiere.

Ora è in arrivo una svolta: due bandi di finanziamento sono in fase di pubblicazione dalla Regione Lombardia che ha messo a disposizione – tramite la sua finanziaria Finlombarda - in tutto 27 milioni, 7 per i comuni fino a mille abitanti e altri 20 milioni per i grandi Comuni. L’intenzione è di approvare subito dopo una seconda versione dei bandi, non più “a sportello”, ma assegnando i fondi sulla base di una graduatoria di merito, e portare lo stanziamento complessivo e più massiccio ad almeno 70 milioni di euro. Sarebbero decisamente più elevate quindi le opportunità per i Comuni di poter usufruire dei contributi.

Intanto, i due primi bandi, arrivano fino a un massimo di 200 mila euro per i Comuni più piccoli e al 90% come contributo a fondo perduto. Copre il 70% dei costi nel caso dei municipi più grandi o raggruppamenti fra loro sulla base di progetti d’investimento per almeno un milione di euro. L’obiettivo da garantire deve essere un risparmio del 30% della bolletta energetica del Comune. Più articolati i requisiti, i criteri ma anche il beneficio finale per i Comuni più grandi, con oltre 1.000 abitanti.

Primo fatto i lavori di riqualificazione energetica saranno affidati al termine di una gara pubblica con la quale verrà assegnata anche la relativa gestione dei nuovi impianti attraverso la formula del partenariato pubblico-privato. Le agevolazioni saranno concesse per progetti di almeno un milione di valore. Il bando prevede anche che il progetto possa essere presentato da più Comuni insieme. L’obiettivo minimo: un risparmio in bolletta di almeno il 30%. Il 30% dei finanziamenti poi sarà a fondo perduto; il 40% sarà a tasso agevolato e la copertura massima con il contributo regionale arriverà al 70% delle spese ammissibili.

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